E' un attimo, non dura più di qualche secondo. Non pensi a nulla di particolare mentre guardi fuori dal finestrino sporco uno scenario fin troppo familiare che scivola via rapido, appena abbellito dal rosso atavico del tramonto di un limpido sole invernale.
Lui si agita, infido, come un ratto sotto mucchi di immondizia.
Non lo vedi subito, dapprima lo percepisci, percepisci il movimento, con la coda dell'occhio. Poi il fruscio, mentre già comprendi.
Tra un tentativo di mettere ordine nella lista di quotidianità da sbrigare e una fugace considerazione rispetto al fatto che ordine nel quotidiano non ce n'è mai stato, tra un mentale apprezzamento alla linea del viso della sconosciuta che condivide la noia del pendolarismo ed una rapida ipotesi sugli svaghi finesettimanali possibili, caccia fuori il suo viscido muso nero.
Non ha una forma precisa. Si muove velocemente, quasi in preda a spasmi. I contorni della sua figura sono sfocati e sembra che il suo corpo sia fatto d'ombre cangianti. E' piccolo non ha un gran peso, se solo riuscissi a metterlo a fuoco ne farei poltiglia sotto la mia suola, lo annullerei con sadico disprezzo. Ma sfugge, salta dentro e fuori dalla mia percezione.
Non te lo aspetti quando, a tradimento, morde. I suoi piccoli dentini bianchi che bucano la pelle del collo, proprio sotto la mandibola. La mano aperta non lo trova quando s'abbatte. Non senti nessun male, ma il suo veleno è più sottile.
La bocca si fa amara e le calde tinte rosse del sole cambiano in viola. La serenità incosciente si sgretola, crisalide di una farfalla che da tempo ha preso il volo, e sai che sarai grigio fino a quando non raggiungerai il letto, fino al nuovo sole. Non triste, non arrabbiato...grigio e solo per uno stupido, piccolo pensiero che è sfuggito alla presa della coscienza, come guizza la saponetta tra le mani bagnate, magari una cosa stupida, come l'aver dimenticato le chiavi di casa, oppure l'idea della spiacevolezza ipotetica in una situazione del solo ipotetica appena immaginata. Cose risibili, che non hanno trovato spazio nel main-stream dei pensieri consapevoli...eppure, ora sono grigio.
3 commenti:
venerdì 27 gennaio 2006:
bruno oggi non ha scritto il suo post kilometrico..
e infatti nevica di cristo!!!!
bruno scrivi porca troia!!!!
a parte tutto ti stimo da far schifo..
marco
Ciao Marco! E' un botto che non ci sentiamo (disturbarti a pranzo mentre eri intimo con Valerio mi dispiaceva), ma grazie alla deliriocena di Angelo pare si possa risolvere.
semplicemente...clap clap
Posta un commento