mercoledì, agosto 29, 2007

Pane, confusione e serie televisive che mi piacciono da parecchio tempo



Di nuovo piena sindrome da Scrubs...

Mio cugino mi ha passato la quinta serie e me la sto divorando nei ritagli di tempo. Non pensavo potesse farmi ancora lo stesso effetto: mi diverte, mi fa pensare, mi rattrista un pò e dopo mi sento strano e finisco per farmi un sacco di domande a cui finisco molto presto per non dare risposta.

Comunque, il fatto ora è che mi sento sospeso, sospeso in mezzo ad un mare di cose e non so bene da che parte andare. Sarà il periodo, saranno gli eventi recenti, sarà una spropositata tesina da fare in fretta con il timore di metterci molta fatica e ottenere risultati inadeguati e rovinarmi la media (sono due esami accorpati, il voto vale doppio), sarà che devo capire come mi sento rispetto a tante cose, sarà che sono prossimo all'età adulta, sarà che per tutte queste cose deve passare del tempo...boh.

Il risultato è, comunque, che fumo come un turco (mi perdonino i turchi salutisti) e faccio incubi assurdi (no, stanotte no), specie nella prima mattinata, appena prima del risveglio, in cui muoio obeso, solo e sfaccendato per complicanze cardiache (tutti pensano ai problemi che il fumo causa ai polmoni, di recente alla mia attenzione è stato fatto notare che ne causa anche al cuore).

Come dico sempre, e come mi impegno a credere, la cosa bella di questi periodi è che finiscono (glissando agevolmente sulla natura potenziale di quelli a seguire).

martedì, agosto 21, 2007

Il lungo viaggio verso casa

- Nel video un momento della tradizionale processione "in corsa" di St. Sebastiano, benchè io non sia particolarmente devoto, la cosa è piuttosto caratteristica. Kliccando sul titolo del post, maggiori informazioni -
A volte gli adii sono davvero tristi...
Molta gente nella mia condizione, quella di figlio di emigrati meridionali che tornano nel periodo estivo ai luoghi natali, tollera la trasferta sempre più malvolentieri fintanto che è forzata, poi prende rapidamente le distanze, archiviando la cosa tra i ricordi infantil-adolescenziali.
Altra gente, tra i quali mi colloco io, invece finisce per considerare quel posto una seconda casa, una meta felice a cui pensare ogni tanto, un luogo dove tornare volentieri ogni anno, nonostante l'età che avanza.
Personalmente, in questo posto ho gli amici che conosco da più tempo e ai quali sono profondamente legato. Molti di loro non sono nemmeno di qui, anche loro figli dell'emigrazione, alcuni invece se ne vogliono andare o se ne sono andati, ma ci sono circa una ventina di giorni all'anno in cui non mancherebbero di tornare per nessun motivo al mondo.
Questo posto per me è qualcosa di indefinibile, qui ho vissuto ogni genere di esperienza, non necessariamente positiva: mi sono innamorato (infatuato), mi sono divertito, ho riso, scherzato, mi sono incazzato, ubriacato, ho vomitato e sono arrivato sull'orlo del coma etilico, ho portato a spalla un amico sull'orlo del coma etilico all'ospedale. Ho sperimentato l'amicizia, l'abbandono, il tradimento e la fedeltà, la tristezza, la nostalgia e la paura, il senso di colpa. Mi sono sentito orgoglioso e mi sono vergognato...sono cresciuto.
Si tratta di cose che ho fatto anche nel luogo degli altri 11 mesi, che comunque è casa mia ed è dove si svolge la mia vita, ma l'estate, la concentrazione incredibile di eventi, gli affetti, una parte consistente e importante della mia famiglia e molti dei miei ricordi sono qui...e avranno sempre un posto nella mia mente e nel mio cuore.
Un addio triste quello di oggi, eppure una voglia enorme di tornare a casa e combattere per riavere (o avere) una delle cose forse più importanti della mia vita ad oggi.

sabato, agosto 18, 2007

Nella buca del formicaleone


Scrivo e parlo…cerco di imparare, in tempo, perché tutto questo non sia inutile.

Cerco di fare la cosa giusta, ma non è facile, tutto sembra così terribilmente sbagliato.

Sono solo? Chiunque è solo di fronte a se stesso. Quindi punto e da capo, a spremere ogni consiglio per cavarne un goccio di sostanza, di luce, di risposta.

Come sempre, invariantemente, il tempo vuole ciò che è suo e sarà vischioso e lento quanto crede e tanto più quanto si cerca di far si che non lo sia.

Matura e cresci, non morire e divieni più forte, a questo serve.

Ci vuole una fatica abnorme a non credere alle coincidenze, il contrappasso è dietro l’angolo e non per giustizia, comunque non una che sia intelligibile, solo e sempre per il caso e secondo una proporzionalità altrettanto oscura.

Incredibile è lodare appassionatamente presso qualcuno che non si deve convincere di nulla, qualcosa che si ha paura di stare perdendo e che ci si deve convincere a non lasciar fuggire.

Il nucleo è sofferenza, tristezza, confusione, tutto il resto è noia e fastidio, ogni singola cosa, tanto che a pensarci uno si sente terribilmente arrogante, visto che, come è giusto che sia il mondo gira come ha sempre fatto, perfino in presenza di sofferenze incommensurabilmente maggiori…che vergogna!

Il senso del dramma l’ho sempre avuto, ma era da tempo che lo avversavo con risultati tutto sommato apprezzabili…la differenza è quando non si tratta di un vezzo, ma di uno stato d’animo da cui non riesco a uscire pur con tutti gli sforzi che faccio, come dalla buca di un formicaleone.

E, in tutto questo, so anche che, molto probabilmente, non dovrei scrivere nulla sul blog e che questa mia iperespansività da diario segreto su un diario che è decisamente pubblico, è quantomeno fuori luogo…come dicevo tempo fa, d'altronde, la consapevolezza è il primo passo, ma, spesso, il miglior alibi per non continuare a camminare.

venerdì, agosto 17, 2007

Bleeding heart


Ho dell'Amore il più cieco terrore...

Una volta accettato presso di sé non c'è alcuna difesa e la sua forza, come tutte quelle primigene del cosmo, non ha alcun connotato morale, non è ne buona ne cattiva, è solo immensa, può spingere a creare, riempire l'anima ed inebriare, come distruggere ogni cosa, devastare lasciando infinite macerie sul suo cammino.

Certo, non dico niente di nuovo e, forse, non parlerò così dopo che "questo" sarà passato, ma so che c'è chi capisce cosa intendo ed ora avevo solo bisogno di dirlo.

Mi sento perso, confuso come mai, come non avessi solido pavimento sotto i miei piedi, ma una foschia inconsistente in cui ogni passo mi fa sprofondare maggiormente.

Questa è forse la più grande delle paure che mi hanno attanagliato e, ora che l'affronto, mi sento totalmente annichilito e nulla di quello che posso dire o fare sembra poter risolvere la situazione, eppure l'idea di abbandonare tutto mi terrorizza forse ancora di più, perchè ormai quel confine l'ho superato, quella porta l'ho aperta e non posso tornare indietro.

lunedì, agosto 13, 2007

Summer connection



Quando si dice la fortuna...

Si potrebbe pensare, che oggi come oggi, chiunque abbia un router wireless sappia che è opportuno proteggere la connessione per evitare i terribili vampiri di banda. Si potrebbe pensarlo, come facevo io, ma ci si sbaglierebbe, e per fortuna.

Dopo due Alice protette con WPA, trac! Ecco che, girando per lo scantinato con il computer acceso con la scheda di rete attiva, ti becco una connessione aperta. Ovviamente mi ci butto a pesce (nella rete) e, in un colpo, recupero qualche oretta di connessione e mi levo dalla testa l'insistenza di mio padre che, non riuscendo a collegarsi con il 56k, smania per trasmettere file di lavoro, non accontentandosi del mio parere negativo, ma richiedendone altri due (sempre negativi).

Che fare, ringrazio sentitamente l'ignaro e ignoto benefattore, a cui non penso di togliere molto visto che ho poco tempo per connettermi e di solito lo faccio ad orari improbi per i più e riapro i battenti del blog, anche se solo per una breve comunicazione estemporanea.

Di cose da dire ne avrei tante, la vacanza procede, ma lascio il tutto ad un prossimo post, non so quando. Buona prosecuzione a tutti...

venerdì, agosto 03, 2007

La sottile inquietudine casuale



Ancora qui, lo so, dovrei essere a letto, ma la partenza è stata grandemente ritardata, quindi nn c'è necessità che mi svegli alle 5.

Invece di dormire, ecco che mi imbatto in qualcosa di sottilmente inquietante. Questo video, trovato a caso girando su youtube, si accompagna ad altri similmente inquietanti dello stesso autore, chi li voglia vedere li trova qui. Il sottofondo musicale, il tema, i personaggi...ha qualcosa di candidamente terribile.

Spiccano, tra quelli visionati, la serie di Salad Fingers ed un "tenero" pezzo su San Valentino.

giovedì, agosto 02, 2007

La lunga strada per (l'altra) casa


Per l'ennesima volta una sottile tristezza mi pervade, poco prima della partenza.

Non so, probabilmente ha a che fare con le ritualità familiari e personali, con gli eventi che, avvicendandosi, scandiscono il passare del tempo. Magari ha anche a che fare con il fatto che, al mio ritorno, non ci saranno più lezioni da seguire o qualsivoglia altra simile certezza, solo due orribili tesine (nel senso di molto fastidiose) e una TESI di laurea che, una volta tanto, vorrei fare bene.

Mi sento un pò solo e spaesato: amici che fanno le loro cose senza di me e la tipa distante...una nota di infantilismo in questi rimuginamenti.

Paranoie a parte, devo raggiungere la Sicilia in macchina e si prevede bollino nero per quanto riguarda il traffico, a ciò si aggiunga che voglio un sacco bene a mia sorella, ma che difficilmente possiamo stare a lungo vicini in uno spazio ristretto come la macchina senza dare in escandescenze, e ci sono pure i miei e c'è pure il fatto che, ipotizzando lunghe pause di silenzio (non rare durante un viaggio di una sedicina d'ore), dovrò stare a lungo solo con me stesso, prospettiva che mi annoia nn poco, è una cosa di cui ho sempre meno voglia, foriera di pessimi pensieri.

Ok, vedremo di sopravvivere, e magari anche di divertirci :) (nn durante il viaggio, si intende).

Ancora auguri di buone vacanze a tutti, che vi dislochiate o rimaniate dove siete sempre stati.