mercoledì, luglio 30, 2008

Piratesse infortunate e felici


Sono andato a fare le ultime spese prima della partenza.

Giro nel reparto "cerotti" e vedo una confezione di cerotti oculari con una modella che sorride con tanto di occhio piratesco, con il cerotto (bianco, non nero) applicato.

Ora, non so perché ma la cosa mi ha colpito, non la modella, tipo postalmarket, ma il fatto che fosse "felicemente guercia". Non ho elaborato ancora, ma mi è rimasta impressa l'immagine.

Comunque...buone vacanze a tutti, alla turba di simpatici festaioli che stasera vanno al maga furla e a tutti gli altri. Arrivederci al 13 agosto.

...E buon viaggio a me e Chia.

PS: la modella non è quella della foto più su.

PPS: ho perso un infinità di numeri telefonici (il cellulare si è rotto e li avevo memorizzati sulla memori interna) quindi chi leggesse e mi ha dato il suo, qualora volesse, potrebbe reinviarmelo cortesemente tramite sms?

mercoledì, luglio 23, 2008

Il fumo sopra le teste (clikka sul titolo)


- Nena and The Superyeahs - B movie Song -

Il fumo sale rapido sopra le teste, si colora delle luci del palco, poi fugge e si disperde nel buio della notte, preda del vento.

Io sono un pezzo di legno e ho pure le mani occupate da birra e sigaretta, ma cerco di dinemenarmi seguendo una versione tutta mia del ritmo della canzone.

Molti pensieri mi affollano la mente: pensieri di libertà, di limiti superati, pensieri di possibilità e alterna. Mi investe una certa euforia, un euforia calma. Ho le gambe stanche, ma con i piedi poggiati sull'erba morbida ed il fresco è una stanchezza buona.

Qualche chiacchiera con buoni amici, della birra annacquata e acida, un panino con la salamella ed un breve sonno saporito.

Ieri notte avrei scrito di più, ma ha vinto il sonno.

mercoledì, luglio 16, 2008

Entomologia da bere



Video: Eagles of death metal - Dont'speak

303esimo post...mi fa pensare alla macchina di paperino.

Paperino ti sta simpatico, ti deve stare simpatico, è sfigato...funziona così. Come pure topolino sta sul cazzo perché è il primo della classe.

La mia immaginazione è fissa su un me ipotetico su di un motorino con in testa un casco, un casco a scodella, il colore non importa molto, ma direi nero o arancione cachi maturo, con un lunghissimo corno di narvalo montato in fronte. Sulla punta una specie di cubetto di materiale spugnoso: non sta li per fare male a qualcuno quel corno, solo per fare pensare ai compilatori di bestiarii del prossimo medioevo che gli unicorni esistono e hanno le ruote, due per la precisione.

Su tutto questo aleggia il valore del tempo. Senza voler essere troppo fiscali. Ci sono rapporti di lunga data a bassa intensità e rapporti recenti ma estremamente intensi. Comunque il tempo è la variabile. Il presente infinito, l'attimo eterno...parole, sensazioni, non certo reali assoluti (assoluti reali...singolare).

Abbondo in puntini, anche parentetici, ma la sostanza è che la tendenza all'equilibrio dinamico sta sempre li, a prescindere dal fatto che risulti nel raggiungimento dello stesso o no. Lo sradicamento moderno genera speso il ripiegamento verso un'identità locale, fisica e contestuale, e se cercandola la si trova debole, la si reinventa e la storia, che sia fittizia o meno, risulta essere ciò che da consistenza all'identità.

Non è mia intenzione, ora, parlare della rilevanza del fatto che la storia sia reale o inventata.

Stasera ho fatto l'ennesima esperienza del mio fatalismo. La FAO ammonisce noi occidentali perché, a causa di stupide preclusioni mentali, non mangiamo insetti, nutrienti e abbondanti. Detto fatto, basta andare in un locale porno-lounge all'aperto (non so perché l'ho definito porno, né ho mai avuto esattamente idea di cosa volesse dire lounge, percependo comunque quando un posto lo è), ordinare un long island, prontamente servito con cannuccia e fare una sorsata con la suddetta.

Beh...diciamo che le cannuccie dovrebbero essere vuote.

Cmq, non ho registrato alcun sapore, tranne forse quelli che la mia mente impressionata dalla scoperta voleva che registrassi. Il drink l'ho finito, lagnandomi solo occasionalmente e senza chiamare in causa l'ASL...si trattava solo di proteine.

Il delirio è al limite, ma in questi giorni di stitichezza mentale, avevo proprio bisogno di liberarmi, anche in questo androne buio di blog.

Notte a tutti e viva l'entomologia.

lunedì, luglio 07, 2008

Boom...


Continua la mia magica avventura nel mondo del lavoro.

Oggi stipula del contratto con tanto di ammonimenti. Ci sarà da sgobbare duro, ma questo l'avevo messo in conto, il problema sarà conciliare i due impieghi senza scontentare nessuno. Peccato non essere ubiqui :).

Un immagine mi ha colpito qualche giorno fa, in effetti era il primo giorno di lavoro. Andavo verso la stazione centrale e vedo che ad una donna che camminava spedita cade la giacca. Subito dietro di lei arrivava un'altra donna un pò meno spedita. Ho pensato "si fermerà a raccoglierlo e lo riconsegnerà alla proprietaria". Manco per il cavolo, lo guarda e tira dritto. Un pò sorpreso, faccio una corsettina, che vista la trippa non fa mai male, e ottempero a quella che a me sembrava una pulsione normale. La prima signora mi ringrazia e va via.

Non ho raccontato questo perchè volevo fare del buonismo o autoincensarmi, ma solo perchè mi sono sentito ingenuo nel trovarmi sorpreso.

venerdì, luglio 04, 2008

La Fura dels Trabajo

Trecentounesimo post.
Una fase della mia vita ultra concitata. Avrei migliaia di cose da scrivere, ma, forse per la prima volta, mi manca davvero il tempo. Sono un superpendolare ora, esco di casa alle 7.00 e ci torno alle 20.00, con eventi extra (tipo conferenze e presentazioni serali) sparsi per la settimana.
Per ora non sono morto. Per ora le ansie non mi hanno soffocato. Per ora mi piace anche, è euforizzante.
Non c'è nemmeno solo il lavoro.
L'altro ieri, con la mia Chia (su sua proposta), uno spettacolo teatrale che definirei piuttosto originale. Niente palco, niente platea, gli attori in mezzo al pubblico, scene e simbolismi piuttosto forti. Violenza simulata ma estremamente realistica. Panico più o meno motivato tra il pubblico, poi acqua a secchiate, sesamo e saliva sputati ovunque, un pappone disgustoso usato per ingozzare ed umiliare, fumo aromatizzato alla liquirizia e tinture corporee dorate. Corpi viscidi, corpi tesi, corpi simbolici, strumenti espressivi al servizio dello spettacolo, del significato. Musica assordante e strutture sceniche mobili, inquietanti, torreggianti che fendevano il pubblico come un mare oleoso.
Esperienza coinvolgente, interessante, appassionante:

Che dire se non grande Chia (nonostante la fifa). Consigliato a chi non è troppo schizzinoso.