giovedì, maggio 31, 2007

What a mess...


Non ho mai sperimentato una confusione così fredda, lucida, totale...

Ci sono stati momenti in cui era solo una variazione sul tema dell'angoscia esistenziale, momenti tumultuosamente cupi, quando ancora l'età adulta era lontana.

Ancora più indietro la confusione proprio non c'era, solo una pesante, opprimente cappa scelta, credo, volontariamente.

Ora la confusione è tutto: radici profonde oramai consolidate, anche se scarse in numero, restano prive di alcun frutto, vista l'incapacità assoluta di valutare atti concreti propri ed altrui, di individuare significati che durino più di qualche frazione di secondo.

Sicuramente drammatizzo, lo so, ma mi sento perso, come in balia di eventi più grandi di me, anche se si manifestano nelle piccole cose, e se cercare di "essere me stesso" mi sembra l'unica strada possibile, anche solo perchè non ne trovo altre, mi sembra di stare diventando pessimo, una persona che nn voglio essere. Come ho detto, mi sembra di tornare alla mia cupezza di un tempo, senza per altro quei connotati adolescenziali che la caratterizzavano, il che mi atterrisce profondamente.

A volte, purtroppo sempre più spesso nell'ultimo periodo, mi sembra di non stare bene con nessuno, ma vivo la cosa come una colpa, il che rende ancora più pesante la situazione.

Non riesco a uscirne, per quanto sforzi faccia per "lasciarmi andare", finisco sempre per prendere "sonore palate", o almeno, le vivo così.

Se dal passato torna solo una versione obrobriosamente "più adulta" della mia tendenza allo spleen (quantunque assai meno creativa), si fanno desiderare la serenità e la semplicità di alcuni momenti con pochi intimi, a fare cose stupide e piccole e a sognare il futuro sicuramente, anche se non lo si esplicitava, migliore.

Probabilmente, la motivazione di fondo di tutto questo ha a che fare con la fine imminente della mia "vita da studente" e la confusione scaturisce dal baratro di incertezza che ad essa segue, dalla promessa di responsabilità a cui non mi sono preparato affatto...

Non so a chi scrivo, per chi scrivo. Sto usando, ancora una volta, il blog come diario, come la versione narcisista ed esibizionista di un diario segreto...so solo che necessitavo uno sfogo e che forse questo era l'unico possibile.

mercoledì, maggio 30, 2007

B.B.


B.B. , ovvero? Brigitte Bardot? No! Biliardini in Bicocca!!!!!!!

Sorpresa! Una giornata oziosa in università con il solito irrazionale spreco di tempo e di risorse cognitive, di sonno e di energie, si illumina di biliardinosità.

Tre rapide partite, tre, in fondo, semplici vittorie con la partecipazione del noto tesserato FICB, nonchè campione del mondo in pectore Giovanni Abbiati, mi hanno fatto gustare nuovamente un piacere, quello appunto del biliardino, che ormai era più che altro relegato ai miei ricordi estivi siculi e mi hanno fatto pensare a quanto la Bicocca potrebbe esse un posto assai più bello (non sto parlando solo del biliardino...forse...) senza infondo troppo sforzo (la didattica è un altro discorso...per quello, non si capisce come mai, lo sforzo pare essere titanico).

Boh...c'era pure il sole e gente simpatica a contorno. Abbiamo pure bigiato il laboratorio di SPSS.

Che figata...e tutto questo sta finendo!!!!! Sta finendo la vita da universitario fancazista!!!!! SPLEEEEEEEN!!!!!!!!!!!!!!!!!

Che post del cavolo...

martedì, maggio 29, 2007

Last chance


Pandora ha chiuso i battenti...almeno per gli utenti residenti fuori dagli States (per chi non ricorda o non sa di cosa io stia parlando, ecco il link ad un post precedente in cui reperire l'informazione). Inutile dire che la cosa mi rattrista parecchio. Non sto a ripetere i motivi per cui adoravo questo servizio.

Come dice il caro Proff. Diamantini, l'importante è innovare e se le cose non vanno come dovrebbero è inutile strillare e piangersi addosso, bisogna pensare al futuro e trovare soluzioni pratiche. Siccome in internet, di solito, problemi e soluzioni si susseguono in modo frenetico, mi sono messo a cercare un modo per aggirare il divieto per gli utenti italiani di accedere al famoso sito sulla grande Rete.

Risultati: ci sono due tipi di soluzioni,

A) Essendo il controllo centrato sulla verifica dell'indirizzo IP con cui accediamo al sito (che informa il software di pandora rispetto alla nostra posizione nel mondo fisico e quindi alla nostra non presenza entro i confini USA), una prima soluzione è quella di falsare quest'ultimo ed ingannare il sistema con informazioni false. Inutile dire che è una soluzione da bambini cattivi e irrispettosi delle leggi e degli interessi delle povere case discografiche. Volendo farlo lo stesso si potrebbe utilizzare un "proxy", ovvero un programma che si interpone tra noi e il server e può dare a quest'ultimo un indirizzo IP diverso da quello reale.
Questa soluzione ha però degli svantaggi: ho verificato che non sempre funziona, pandora si accorge che "c'è qualcosa che non torna", inoltre questo espediente rallenta la connessione. E allora?

B) La seconda soluzione, che sto usando con profitto, è Last.fm, net-radio di concezione simile a Pandora, valida alternativa a quest'ultima. Funziona in un modo leggermente diverso rispetto a Pandora, prevede (ma non mi pare sia obbligatorio) lo scaricamento di un leggero programmino attraverso il quale gestire la vostra fruizione musicale e tutti gli elementi del vostro profilo. La registrazione è gratuita e rapidissima (niente conferme via e-mail se non ricordo male). Il sito è un vero e proprio portale, assai più ricco di quello di Pandora, pieno di link utili e interessanti, gruppi di discussione e consigli per l'ascolto, info su artisti e album, ma, sopratutto, disponibile anche in italiano.


Last.fm non ha alle spalle il music genome project e la classificazione dei pezzi è un pò più classica/empirica, ma grazie ai feedback degli utenti la cosa viene corretta a livello "empirico". Io lo sto ancora provando e, se di per sé preferisco ancora Pandora, mi sembra promettente. Ditemi che ne pensate.

Una chicca: rispetto a Pandora c'è molta più musica europea ed italiana/conosciuta e ascoltata in Europa e Italia.

domenica, maggio 27, 2007

Meanness (Grettezza)


La mia ignoranza mi lascia spesso senza fiato...

Eppure coltivo l'ozio e l'oblio, eppure uccido il giorno tanto quanto la notte.

La colpa più banale per chi vaneggi sul valore del sapere, del libro, della memoria.

Nelle parole di altri la propria manchevolezza appare chiara e gli improbabili rapporti ed equilibri si sfaldano, brano per brano, spazzati come lo sarebbe pelle morta di serpente da una pur leggera brezza.

I sentimenti si confondono e l'odio, o una sua certa approssimazione, investe chiunque occupi la prossimità, tanto da creare in essa, su un piano stavolta non fisico, abissi.

Percepire la propria piccolezza è doloroso, sentirsi gretti e ripugnanti, infimi e schiavi di vizi creati all'uopo, in cui si scivola senza chiedersi il motivo.

Se non tutto, molto è in mano nostra, noi siamo il nostro motore immobile, in noi il quid origine di ogni agire...ma dentro il motore l'abisso...difficile è accettare il fatto che non meno oscura la razio che ci muove rispetto a quella che muove il mondo.

La nostra essenza non ci appartiene più di quanto ci appartenga quella di ciò che ci è esterno / estraneo / alieno (?) (...pongo termine a questa deriva).

domenica, maggio 13, 2007

Libertà (?)...


Io ho paura...

Sarà che mi piace molto il ciclo di romanzi di Valerio Evangelisti che ha come personaggio l'inquisitore generale di Castiglia e d'Aragona Nicolas Eymerich ed ho sempre avuto una certa predilizione per la letteratura antiutopica (1984, Mondo perduto, Fahrenheit 451, ecc.); saranno i film che ultimamente sto andando a vedere: "L'ultimo inquisitore" e "Le vite degli altri"; ma credo che non basti questa forte suggestione a spiegare il mio timore.

Ho letto ora l'editoriale di Scalfari su Repubblica.it e, in buona parte, l'ho trovato una buona sintesi delle mie paure.

Quell'anomia, quella mancanza di norme a tutti i livelli, che E. Durkheim (Giulio, ndr.) vedeva montante, forse non è che una fase in un ciclo storico che ora prepara una nuova recrudescenza della repressione, dell'ordine ferreo ed intransigente, dell'assoluto e degli assoluti.

Mi sembra come se, quella libertà di cui tutti ci riempiamo la bocca e di cui troppo poco spesso ci siamo preoccupati di conoscere l'esatta natura, il valore, il prezzo, stia per passare di moda. Concetto vuoto (svuotato), senza più attinenza con il reale, sfruttato commercialmente e politicamente (senza maiuscola) fino al midollo, sembra pronto ad essere sostituito nelle retoriche, nei discorsi dominanti. Indizio di questo possibile esito, i richiami sempre più frequenti e sempre più vuoti e strumentali al termine "libertà" (non al concetto), il suo totale svilimento.

Paranoie da aspirante sociologo paranoico...

martedì, maggio 08, 2007

Autostrada


Ieri California...in versione forse un pò ridotta, ma sempre California...

Molto alcol, molta gente, il mio lato chiassoso che fa faville anche se non mi sentivo del tutto a mio agio, vista la numerosa presenza di gente che non conosco.

Chiacchiere varie, leggere e divertenti, la percezione di una mia dimensione, l'idea, molto importante ora che mi sento (e sono, penso) prossimo all'entrata nel "mondo adulto" (musichetta drammatica da film in sottofondo) che nella mia vita fino ad ora qualcosa ho fatto, ho allacciato rapporti più o meno stretti con molte persone, mi sono conosciuto e cambiato, ho capito e sperimentato.

In una macchina silenziosa escludendo la musica sparata a palla, due brevi scambi e moltissimi viaggi oltre a quello fisico per tornare a casa. La percezione di particella in un corpo enorme che ancora cresce, di percorrerne le vene, i nervi, di solcarne le membra, la percezione vaga di dimensioni titaniche in cui essere parte infinitesima e appena cosciente. Riflessioni sul silenzio che, contro ogni pronostico, è anche mio; sulla potenza che, anche non trasformandosi in atto, ha un suo concreto valore. Tutto dentro di me.

Una notte insonne a digerire cose pesanti nel mio ventre che torna a crescere. Una sveglia che suona ignorata, e la consapevolezza delle responsabilità incombenti. La sensazione di scollamento profondo tra l'esperienza piacevole e la necessità di limitala.

Oggi il mondo gira strano (forse sottosopra): mille tesine da preparare, modalità d'esame non perfettamente chiare, ma anche il ritorno al lavoro saltuario e retribuito a fine settimana.

mercoledì, maggio 02, 2007

Libera chiesa in Stato prono... (clikka sul titolo)


Dio...e la maiuscola ci sta soltanto perchè è ad inizio di frase...

Uno ci prova a dimenticarsi che siamo in Italia, se proprio non ci riesce, cerca di concentrarsi su ciò che di buono questo significa, ma opere d'arte, mandolini, pizze, "genio italico" e quant'altro non riescono proprio a risollevare il morale quando ti rendi conto che siamo fermi al medioevo.

Ok...ok, una frase fatta forse...forse, ma non riesco a trovare un'altra descrizione per un paese dove è il "timor di dio" (e stavolta la minuscola non si evita) a governare? Intendiamoci, ognuno è libero di credere quello che vuole, ma è una questione sua personale e se qualcuno discutendo con me, per ottenere ragione ove la logica non lo aiuti, mi dice una cosa del tipo "è così perchè dio lo vuole" (lui la maiuscola la metterebbe) a me viene solo da ridere.

E invece no, non c'è proprio un cavolo da ridere visto che qui, in Italia, chi ha dio dalla sua parte conta comunque di più, merita ossequio incondizionato, rispetto, timore (cazzo, ma qualcuno teme ancora la scomunica???!?!?!?!??!), merita una nutrita scorta di polizia perchè minacciato da un mitomane isolato, quando ci sono magistrati a cui l'hanno tolta, anche se minacciati da un'organizzazione criminale di ben altra entità.

Non lo so, probabilmente, e parlo quanto meno dell'Italia, si sta cominciando a credere che per combattere l'integralismo religioso altrui dobbiamo rinfocolare il nostro (è più facile e realistico di cercare di riequilibrare la situazione mondiale dal punto di vista economico-politico).

Perchè tutto sto sproloquio? Ieri concertone del primo maggio. Un conduttore/cantante, tale Andrea Rivera, afferma le seguenti cose:

"Il Papa ha detto che non crede nell'evoluzionismo. Sono d'accordo, infatti la Chiesa non si è mai evoluta".

"Non sopporto che il Vaticano abbia rifiutato i funerali di Welby. Invece non è stato così per Pinochet, a Franco e per uno della banda della Magliana. È giusto così. Assieme a Gesù Cristo non c'erano due malati di Sla, ma due ladroni".

Se la prima frase qualche elemento di opinione può avercelo (per la cronaca, la condivido), nella seconda vengono riportati solo dei fatti. Ma in conseguenza di quanto detto sono tuonate accuse e volate prese di distanza da ogni dove: organizzatori, segretari dei sindacati (all'unisono), giornalisti, hanno parlato di frasi "stupide" e "offensive", "assolutamente fuori luogo", hanno detto che la festa del primo maggio "non è l'ambito giusto per fare politica" (c'è troppo "volemose bene", ho paura).

Mi sono cascate...come diavolo è possibile!?!?!!? Che qualche omino con un copriteiera viola in testa e paramenti neri avesse da ridire, pacatamente (!?) me lo aspettavo, ma che tutti e tre i capi dei sindacati deprecassero all'unisono, che ci fosse un coro unanime di critiche sui media proprio no.

Mi si dovrebbe per favore indicare in che punto le frasi riportate dovrebbero essere offensive, perchè dovrebbero essere fuori luogo e mi si dovrebbe poi spiegare perchè il primo maggio non si dovrebbe far politica (e volendo ci si potrebbe pure ricollegare al discorso per cui i politicanti si lamentano della perdita del rapporto con la base, salvo poi però aver da ridire sempre e comunque quando qualcun'altro fa Politica che, ricordiamolo NON E' UN MESTIERE).

Altre due chicche del Rivera che ha fatto l'errore di pensare che in italia il diritto di opinione si applichi anche a chi non è membro della CEI.

"Si è concluso il processo ad Anna Maria Franzoni. Stop al televoto!".

"siamo un Paese di eroi, ma molti eroi cadono dai tralicci, mentre noi ci ricordiamo solo di Quattrocchi".

Parole di "inaudita violenza", per fortuna che gente tipo borghezio fa comizi da anni...

Non lo so, non ci voglio proprio credere, ho troppa paura...