venerdì, aprile 28, 2006

La carne è l'anima


Il corpo non conosce alibi, solo la mente ne produce.

lunedì, aprile 24, 2006

Catarsi del silenzio


Il silenzio/vuoto mi atterrisce e mi spaventa più di ogni cosa.

Devo scivolare nel silenzio, superando il mio terrore.
Devo lasciare che il silenzio mi riempia, svuotandomi.
Devo rinascere dal silenzio, nuovo e diverso,
in attesa che una nuova paura si manifesti.

Prove tecniche di etnografia primaverile


Ieri primo tentativo di fare etnografia. Forse è presuntuoso anche solo definirlo così, ma d’altronde le cose per imparare a farle bisogna farle, tanto più che mi era stato dato questo compito.


Ho preso il mio stupido taccuino verde, la mia stupida matita, il mio...simpatico amico Michele e sono andato a cercare l'oggetto/soggetto della mia osservazione...non l'ho trovato, niente ragazzini yuppie che suonavano la chitarra e cantavano chiedendo l'elemosina in centro, niente passanti (per lo più "fighetti") che reagivano alla loro presenza. Ho dovuto ripiegare su un tedesco che suonava la tromba con tanto di amplificazione, base e microfono, che "accettava offerte" in un cappello a cilindro ricoperto di vernice dorata e vendeva i suoi cd, quando non si lanciava in doppi sensi a tema ovviamente sessuale con i passanti.

Mi sono sentito abbondantemente un idiota. Il posto dove il trombettista si esibiva era un largo spiazzo, privo di panchine o nicchie, dunque io e Michele ci siamo piazzato appoggiati al muro a qualche metro da lui. Io a scrivere con sto tacquino in mano, per altro cosa molto scomoda, Michele a farmi da copertura (l'idea era che in due la cosa sarebbe sembrata, non so esattamente perchè, meno strana) e a darmi l'apporto di un altro paio di occhi osservanti.

Risultato: appunti scombinati, assai poco concludenti, annotazioni scarsamente interessanti ed un gran numero di occhiate sbieche da parte del trombettista e dei passanti. Il tutto, tra l'altro, è finito molto presto, mi ero dimenticato che qui a Bergamo gli orari sono un pò "particolari".

Vedremo...ci riproverò, devo farlo (anche solo per passare l'esame).

Nota: il signore nella foto è il grande antropologo Clifford Geertz

True Socialism


"Da quando è caduto il muro di Berlino, il socialismo è ancora più indispensabile: non lo ritengo un modello alternativo di società, ma un coltello affilato premuto contro le eclatanti ingiustizie della società, una voce della coscienza finalizzata a indebolire la presunzione e l'autoadorazione dei dominanti."

Zygmunt Bauman

PS: con buona pace dei vari Demichelis e Craxi...tranquilli non parla di voi

domenica, aprile 23, 2006

Un buon consiglio...


Tratto dal film "The big kahuna" (e citato in chissà quanti blog)

Everybody is free (to wear sunscreen)

Goditi potere e bellezza della tua gioventù.
Non ci pensare.
Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite. Ma credimi tra vent'anni guarderai quelle tue vecchie foto. E in un modo che non puoi immaginare adesso.
Quante possibilità avevi di fronte e che aspetto magnifico avevi! Non eri per niente grasso come ti sembrava.
Non preoccuparti del futuro.
Oppure preoccupati , ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare un chewing-gum per risolvere un'equazione algebrica. I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non t'erano mai passate per la mente. Di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio.
Fa' una cosa, ogni giorno che sei spaventato.
Canta.
Non esser crudele col cuore degli altri.
Non tollerare la gente che è crudele col tuo.
Lavati i denti.
Non perder tempo con l'invidia. A volte sei in testa. A volte resti indietro. La corsa è lunga e alla fine è solo con te stesso.
Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti.
Se ci riesci veramente dimmi come si fa.
Conserva tutte le vecchie lettere d'amore, butta i vecchi estratti conto.
Rilassati.
Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita. Le persone più interessanti che conosco, a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita. I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno.
Prendi molto calcio.
Sii gentile con le tue ginocchia, quando saranno partite ti mancheranno.
Forse ti sposerai o forse no.
Forse avrai figli o forse no.
Forse divorzierai a quarant'anni.
Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio. Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso, ma non rimproverarti neanche.
Le tue scelte sono scommesse. Come quelle di chiunque altro.
Goditi il tuo corpo.
Usalo in tutti i modi che puoi.
Senza paura e senza temere quel che pensa la gente. E' il più grande strumento che potrai mai avere.
Balla.
Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.
Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai.
Non leggere le riviste di bellezza. Ti faranno solo sentire orrendo.
Cerca di conoscere i tuoi genitori. Non puoi sapere quando se ne andranno per sempre.
Tratta bene i tuoi fratelli. Sono il migliore legame con il passato e quelli che più probabilmente avranno cura di te in futuro.
Renditi conto che gli amici vanno e vengono.
Ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.
Datti da fare per colmare le distanze geografiche e di stili di vita, perchè più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane.
Vivi a New York per un po', ma lasciala prima che ti indurisca.
Vivi anche in California per un po', ma lasciala prima che ti rammollisca.
Non fare pasticci coi capelli, se no quando avrai quarant'anni sembreranno di un ottantacinquenne.
Sii cauto nell'accettare consigli, ma sii paziente con chi li dispensa.
I consigli sono una forma di nostalgia.
Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio, ripulirlo, passare la vernice sulle parti più brutte e riciclarlo per più di quel che valga.
Ma accetta il consiglio...
per questa volta.

sabato, aprile 22, 2006

Esercitazione N°1: E' primavera


E' indiscutibilmente primavera.
Fa caldo, gli ormoni ballano e la voglia di studiare che si credeva non potesse essere più bassa, ci sorprende facndosi scavare una taverna.

Oggi giornata di sonno. Giornata di studio pomeridiano, di cose che a tratti, dove non erano ripetitive, sono riuscito a trovare interessanti, ma comunque pesanti. Giornata di ricerca di idee per gli oggetti delle mie esercitazioni di indagine etnografica. Giornata dell'acquisto di due Signori Libri: il terzo capitolo della fantastorica epopea dell'inquisitore Eymerich, scritta dal buon Evangelisti Valerio, e uno degli esempi più fulgidi di quanto la fantascienza possa essere profetica e utile alla riflessione contemporanea, "La matrice spezzata" di Sterling. Altri libri per la mia Pila di legenda, si perde nelle nubi e ci sono dei condor che volteggiano intorno alla sommità.

La domanda a seguire...cosa ci riserverà la serata? Ci stiamo muovendo per scoprirlo.

Per gli amanti della blasefemia, o semplicemente per quelli che si vogliono fare una risata, ma ASSOLUTAMENTE NON PER COLORO I QUALI SI POSSONO SENTIRE OFFESI E OLTRAGGIATI DA IRONIA PESANTE A TEMA RELIGIOSO, una chicca primaverile: Bible Brew

mercoledì, aprile 19, 2006

Solitudine arrogante


Non so di cosa si tratti. Non ho idea se sia la primavera o il fatto che in questa breve (ma lunga) parentesi pasquale ho trovato una scusa per stare in casa più di quanto non sarebbe stato opportuno.

So che sono agitato, inquieto e confuso. Mi sono calato 30 inutili gocce di valeriana (10 più di quanto consigliato dalle istruzioni), ma niente, nessuna voglia di mettermi a letto, nessuna voglia di dormire.

E’ un conflitto che va avanti da troppo tempo dentro di me, un conflitto devastante che continua a ripiegarsi su se stesso e ad autoriprodursi. Ragione e sentimento. Banale, forse appena un po’ meno di “sole, cuore, amore” (metabanale, visto che si cita sempre questa frase per indicare la banalità in genere). Non mi ha ancora portato a nulla, tranne forse a fugaci intuizioni come quella secondo la quale è inutile restare in casa per studiare quando si sa benissimo che non si studierà e che sarebbe più opportuno uscire, che fuori esiste anche di giorno. Intuizioni che difficilmente divengono pratica che io stesso annichilisco con intricate autocensure.

Mi sento solo, ma immagino di essere solo in primo luogo perché voglio esserlo, perché sono l’unica persona con cui sia mai veramente stato, con tutto quello che ciò comporta, e perché tutti mi fanno paura, paura più di quanto non sappia accettare.

Consapevolezze inutili, inutili perché non sono certo epifanie, non sono certo sorprese, sono sempre state dentro di me. La consapevolezza è utile se spinge all’azione concreta e la sostiene, se ci si sofferma, si indulge su di essa inutilmente, la consapevolezza di un proprio limite diviene una profezia che si autoadempie, una gabbia che vincola stabilmente a quel limite.

Ho visto per l’ennesima volta Cruel intentino. Il film mi è sempre piaciuto, ma ad ogni visione il mio giudizio si è fatto un po’ più critico. Il fascino della depravazione ed il buonismo di fondo, una romantica redenzione, una drammatica morte ed una necessaria punizione per l’irredenta, non mi colpiscono più come fecero quando lo vidi al cinema al quarto anno di liceo…eppure s’è fatto vedere tutto, fino alla fine, con qualche minima parentesi di zapping per lo più in corrispondenza delle interruzioni pubblicitarie. Divertente il fatto che mentre ricordavo che mi piaceva e che mi toccava, che lo trovavo un film “diverso”, mi chiedevo che cosa cazzo avrebbe potuto pensare di me M. Foucault se fosse stato ancora vivo. Infondo era un film fatto per piacere agli adolescenti e sarebbe da stronzo pensare che io ero (o sono) veramente così “diverso” e “al di sopra delle mode e del pensiero comune” solo perché sono stato (e spero di non essere più) un asociale.

martedì, aprile 18, 2006

16 aprile 2005


Con colpevole ritardo, ricordo Davide "Svario" Calvo, andatosene poco più di un anno fa (16 aprile 2005).

Elevazione

Sopra gli stagni, sopra i monti e le vallate,
sopra le foreste, le nuvole, gli oceani,
al di là del sole, oltre gli spazi eterei,
al di là dei confini delle sfere stellate,

spirito, tu ti muovi con agilità e,
come un buon nuotatore nell'estasi dell'onda,
solchi festosamente l'immensità profonda
con un'indicibile e maschia voluttà.

Fuggi lontano da questi morbosi miasmi,
vola a purificarti nell'aria superiore,
e bevi, come un puro e celestiale liquore,
il chiaro fuoco che colma i limpidi spazi.

Alle spalle gli affanni e le vaste pene
che gravano opprimenti sull'esistenza brumosa
fortunato chi può, con ala vigorosa,
slanciarsi verso i campi luminosi e sereni;

l'uomo i cui pensieri, come fanno le allodole,
verso il cielo al mattino liberi si avventano
- che sorvola la vita e intende facilmente
il linguaggio dei fiori e delle cose mute!

Charles Baudelaire

Élévation

Au-dessus des étangs, au-dessus des vallées,
Des montagnes, des bois, des nuages, des mers,

Par delà le soleil, par delà les éthers,
Par delà les confins des sphères étoilées,

Mon esprit, tu te meus avec agilité,
Et, comme un bon nageur qui se pâme dans l'onde,
Tu sillonnes gaiement l'immensité profonde
Avec une indicible et mâle volupté.

Envole-toi bien loin de ces miasmes morbides;
Va te purifier dans l'air supérieur,
Et bois, comme une pure et divine liqueur,
Le feu clair qui remplit les espaces limpides.

Derrière les ennuis et les vastes chagrins
Qui chargent de leur poids l'existence brumeuse,

Heureux celui qui peut d'une aile vigoureuse
S'élancer vers les champs lumineux et sereins;

Celui dont les pensers, comme des alouettes,
Vers les cieux le matin prennent un libre essor,
- Qui plane sur la vie, et comprend sans effort
Le langage des fleurs et des choses muettes!

Charles Baudelaire

domenica, aprile 16, 2006

Nulla di nuovo sotto il sole...ciò nondimeno...


"...Ciò malgrado l'hanno votato (Prodi n.d.G.). Al concorrente hanno detto: no, tu no. Ma perché? Perché no.

Io una risposta ce l'ho. L'ho già scritta una settimana fa quando stavamo andando a votare e non si sapeva ancora come sarebbe finita. La mia risposta è questa: metà dell'Italia e forse anche più non si fida dello Stato. Quella è la vera questione di questo paese: non è la questione settentrionale e neppure quella meridionale, ma è la questione dello Stato. Gli italiani non se ne fidano. Invece gli inglesi sì, i francesi sì, gli scandinavi sì, i tedeschi sì e anche gli olandesi, anche i belgi, anche gli austriaci. Del loro Stato si fidano. "My country". In Gran Bretagna, che è il paese più liberale del mondo, i cittadini si chiamano sudditi tanto è il rispetto che hanno del loro Stato.

Di quale nazionalità sei? Ti rispondono: Sono suddito inglese. Con orgoglio. Nello stesso modo, con lo steso orgoglio, un francese ti risponde che è cittadino francese. Da noi non si usa, perché siamo stati per secoli colonia. Vice-reame. Principato tributario dell'Impero. Oppure del re di Francia. Oppure del re di Spagna. Oppure pedina e base della flotta inglese. Oppure il Papa, ma quella è un'altra faccenda ancora più complicata. Lo Stato è il protagonista negativo della nostra storia nazionale. Lui ti vuole fregare e tu lo devi fregare. Cercherai di ottenerne qualche favore, piccolo o grande che sia, ma non ti impegnerai mai con lui, ti impegnerai con chi cercherà di farti avere quel favore e tu apparterrai a lui. Farai parte della sua clientela. Innalzerai la sua bandiera. Non per scelta politica ma per fedeltà alla persona. Eventualmente mascherata da ideologia."

(estratto da: "La metà d'Italia s'è turata il naso", E. Scalfari, La Repubblica, domenica 16 aprile 2006 : link articolo)

venerdì, aprile 14, 2006

Sindrome di Peter Pan


Sono un immaturo...la cosa fastidiosa è che vorrei poterlo restare ancora per un tempo indefinito (tendenzialmente lungo).

All'uni ci hanno fatto compilare un PDP (piano di sviluppo personale, oltre che Paperon De Paperoni), un simpatico documento che contiene il curriculum europeo e una pletora di autovalutazioni su nostre concrete o presunte competenze. Lo abbiamo compilato tutti controvoglia, non fa mai troppo piacere pensare al proprio futuro in termini così concreti, ma ci siamo messi, chi prima chi dopo, d'impegno visto che a sta cosa pare che ci tengano molto (e rompano di conseguenza).

Stasera m'è arrivata la valutazione (che non sapevo di dover ricevere). Secondo la cordiale signorina che se n'è occupata, la sfilza di commenti ed indicazioni che ho prodotto è troppo imprecisa e disordinata e va arricchita (!) e messa in forma più presentabile (sintesi mia di una pagina e mezzo di critiche e consigli ben circostanziati)...il che è esattamente quello che dovrei fare nella mia testa riguardo al mio futuro.

Spiacevole, e non riesco nemmeno ad infastidirmi in pace senza sentirmi in colpa, infondo ho 25 anni e non riesco a non pensare che, per quanto non mi vada, sarebbe ora. Andrò a dormire, già costringere me stesso a studiare domani mattina sarà un'opera titanica.

martedì, aprile 11, 2006

Ciò che non pensavo


Sembra tutto assurdo...è tutto assurdo.
Assurdo l'esito, l'idea che il modo in cui l'Italia veniva(?) governata fosse ritenuto inadeguato, preoccupante, pericoloso anche al di la dell'elettorato di sinistra. Assurda la convinzione secondo la quale le condizioni concrete di vita, sempre più precarie per sempre più persone, sarebbero state sufficienti per "far ragionare" gli elettori...forse è stato assurdo anche pensare che davvero le condizioni di vita fossero in così netto peggioramento, forse davvero andava tutto bene.
Assurdo il fatto che il paese sia esattamente spaccato in due parti, due parti che tra loro non possono vedersi l'un l'altra, almeno, un gran numero dei rispettivi componenti, due parti che sembra avere interessi in tutto e per tutto diametralmente opposti, almeno nelle rispettive percezioni (il che di per sè è a sua volta assurdo).
Assurda la caciara che si è fatta sull'inutilità degli exit pool: gli exit pool hanno l'unico scopo di far passare il tempo dalla chiusura delle urne all'ufficializzazione delle cifre, non influenzano nulla ed il fatto che siano inutili dovrebbe essere noto a tutti.
Assurdo che si festeggi proclamandosi vincitori con tutti i numeri per governare quando, l'altra delle due camere è, prbabilmente in mano agli avversari con uno scarti 10 volte più consistente, salvo sorprese per gli assurdi ritardi dei voti degli italiani all'estero.

E' tutto assurdo...quello che ho scritto è forse sconnesso e nemmeno troppo sensato, fin troppo banale e autoevidente, ma è tutta la sera che cerco di dare un senso a quello che succede, un senso coerente e razionale...non ce la faccio.

domenica, aprile 09, 2006

La vera ricetta del cannolo siciliano.


Sebbene il senso della vita possa anche essere dentro la testa, la vita è fuori.

"Ciao, tu sei Bruno vero?"
"Si, sono io...ci concosciamo?"
...

giovedì, aprile 06, 2006

Non per l'Euro, non per la Lira, ma per il Dollaro


Un piccolo contributo allo scorno di untolo...

http://www.invideoveritas.tk/

Per chi si è perso le più succulente prodezze del nono nano. Se carta canta, pixel non fa da meno.

mercoledì, aprile 05, 2006

Testicolaria!


Quante volte si può cambiare umore nell'arco della giornata? Non so, non ne ho idea, immagino ci siano dei limiti dovuti alla biochimica del cervello. Fattostà che credo di essermi avvicinato al record. Tra delirio universitario, piacevoli discussioni con amici sparsi, ansia preelettorale, spiacevoli malintesi amical-lavorativi (fortunatamente, penso, chiariti) e inaspettate affinità, ho fatto l'en plain. Il mondo riesce a sorprenderti (ma chi te conosce!? n.d.il mondo), buona cosa, anche se l'andazzo continua a scombussolarmi un pò più di quanto vorrei. Niente di ingestibile: positività moderata e una netta presa di distanza dal fascino oscuro delle neuroscienze, questa è la via.

Come strombazza il titolo (ed il commento fotografico), avevo avuto la mezz'idea di parlare dell'ultima "provocazione" di Untolo, il nono nano, ma devo dire...sono ben altre le provocazioni che mi stimolano, quindi sorvolerò agilmente, sperando di non sentirmi provocato pesantemente dall'elettorato italiano tra qualche giorno (cmq ecco come gli inglesi si sbarazzano dei coglioni molesti...occhio, c'è rischio di confondersi) .

Domani Gio si laurea! Frizzi e lazzi, nonché briscola a mazzi! Grande Gio, ma anche grande Giulio che si laureerà il giorno dopo (come diceva il medesimo, tra l'altro, ora ho pure un altro Giulio da stimare)! E via a seguire tutta una serie di amici e amiche (Elena, non ti angosciare! Hai finito oramai! La discussione è solo un pro forma).

domenica, aprile 02, 2006

Democratically Mango...holism reloaded


Ieri sera altra festa di compleanno (Auguri Davide), nello stesso posto della precedente. Manca il mio post alticcio in presa diretta (anche se ho scritto un commento sul post precedente), causa l'assenza della famigerata password. A compensazione, il presente, lasciato a metà a causa di intervenute altre impellenti attività. Ieri sera mi sono divertito, sono stato in tranquilla compagnia, ho "dato spettacolo" senza sentirmi ridicolo o rimpiangere i gesti compiuti, il che, con un discreto quantitativo di alcool in corpo è tutto dire. Ottima compagnia, discussioni deliranti che personalmente ho trovato assai piacevoli, ottimo il personale con cui si è amabilmente fraternizzato, ottime gag e ottimo brachetto.

Malauguratamente, nel tempo trascorso tra quando ho abbandonato la scrittura di questo post e quando l'ho ripresa, mi è sovvenuto quanto sia amaro tornare (già) alle quotidiane tribolazioni e quante mazzate mi attendono (nn vedo l'ora - haha - di cominciare il fantastico corso della Calloni...come amo quella donna!!!). Gradirei buone sorprese, ma questo è forse superfluo dirlo...ho un mezzo progetto in mente...ma la mia impazienza immagino manderà tutto a puttane. Poco male, meglio una vita movimentata che un noioso ammuffire.

Devo comprarmi il manuale di Yoga che mi ha consigliato Riky, la mia capacità di concentrazione è stata fino a qui ridicolmente bassa ed ora è pure arrivata la primavera...se la facile e corta strada della nootropia non può essere percorsa, solo la pratica e la disciplina delle antiche arti orientali mi salveranno (No! Niente fottuti santoni sotto alberi di mango Cat!).