mercoledì, dicembre 08, 2010

Traiettorie cogitative



Martin Solveig feat. Dragonette - Boys & Girls



Ogni senso si oppone alla quiete del sonno, eppure ogni senso la reclama.

Perdere il senso dell'equilibrio è perdere ogni senso di realtà.

Il movimento è un chiaro segnale di vitalità, l'assenza di movimento è morte.

Spiegatemi un pò che senso ha trovarsi con moltissime persone, con il recondito desiderio di essere soli o estremamente vicini a persone perfettamente conosciute.

Sono troppo distrutto per formulare un pensiero coerente.

Buon prossimo giro a tutti.

sabato, dicembre 04, 2010

Il ritorno....



Il Teatro degli Orrori - Majakovskij


Torna come un'eco vaga....

eppure...

eppure è ancora presente, in un angolo del mio essere.

Mentre l'etilismo mi concede fugaci visioni di futuro prossimo, mentre considero, pondero l'idea di cosa esattamente sia una lingua, mentre assaporo l'evento della reciproca comprensione, dello scambio di significato che si può ipotizzare corrispondente, il tempo si ferma.

Non ringiovanisco, né smetto di invecchiare, solo che in un momento mi pongo esterno, come vuolesi il creatore, oltre il fluire. Arrogantemente astratto contemplo il mio percorso fino ad ora.

Avverto la consapevolezza pura che ci sono ceppi che indosso nell'anima, ceppi di cui mi libero solo quando gli strati superficiali della mente consapevole e paraconsapevole, il luogo delle guardie, dei censori, vengono sfogliati come le dure foglie di un carciofo.

Il prodotto della fermentazione, produce una consapevolezza che trascende la mia banalità, che quantomeno non me la rende soffocante. Sono io, sempre io, non è qualcun'altro, cambiano solo i rapporti, gli equilibri di potere: si apre la mente alla natura più schietta, si sciolgono, in parte, strutture antichissime e rigide, cresciute nel tempo tanto da costringermi e sostenermi.

Ad anima aperta sento il freddo della notte dentro.

Timido esibizionista.

Rumorosamente sommesso.

Ancora vivo....ancora scrivo.....