sabato, dicembre 31, 2005

"sapete la differenza tra i pastori sardi e i transessuali?"


Sono tornato.
Frenetica la mia quattro giorni siciliana, almeno nella sua fase Palermitana (gli ultimi due giorni). Frenetica per quanto può essere frenetico fare qualcosa con il mio amico Faust.
Palermo mi si è offerta, ancora una volta troppo ricca di attrattive, architettoniche e non, per poterne cogliere più che un infima parte.
Proseguendo con la mia politica di (ancora timida) sperimentazione, mi sono concesso l'esperimento di mangiare il pane con la milza, specialità tipica palermitana che può spaventare i più schizzinosi. E' stato facile riuscire a mandar giù il primo boccone (anche se con qualche esitazione) e poi gli altri, è bastato pensare: "ho mangiato da mc donalds, nulla può essere peggio". Sapore strano, ma tutto sommato gradevole.
Altra cosa che mi ha fatto molto piacere durante il mio soggiorno è stato conoscere Gianfilippo, simpaticherrimo amico di Flauto, al quale, pare, la logorrea mi accomuni. Noto anche per dar la voce a Padre Pio nella piece "Mini-pestaggio-d'innanzi-al-drunks-e-omertà", nonchè nel capolavoro di Fausto nicastro bastonicastro "Mani bucate e autoerotismo", Accresce il suo carisma in maniera sproporzionata masticando una pipa perennemente spenta.
Ho anche conosciuto (de visu) la carerrima Manu, anche se probabilmente per comunicare in modo appropriato abbiamo bisogno (ancora) di due portatili connessi in rete locale con msn installato :).
Ho visto cose che voi Milanesi non potete nemmeno immaginare, tipo la birra media a 1.50€ o la pizza margherita a 2.20€ o 16 gradi di temperatura.
Ho assistito ad un matrimonio celebrato con rito ortodosso (ah! i bei tempi andati della fallocrazia), con tanto di formule in greco, svoltosi in una chiesetta, la Martorana, davvero splendida, con soffitti dorati a mosaico bizzantini ed inserti barocchi.
Ho visto una chiesa, la Casa Professa, decorata da non so quanti marmi diversi a comporre fregi ed intarsi unici.
Ho visto la casa di Cagliostro ("da oggi anche senza spazzatura, cavalca il Cagliostro!"), quella delle prime scene del film di Ciprì e Maresco.
Ho visto i mercati di Palermo, solo due in verità (sono tre), la Vucciria e Ballarò (senza Floris) che con patate bollite ed ambulanti vari mi hanno trasmesso una sensazione di indefinibile "comunitarietà" (forse un pò da sociologi, ma non mi so esprimere meglio).
Per il resto amicizia (nuova e rinnovata) e convivialità più o meno spinta e la promessa di tornare per vedere il resto e mangiare un Kebab al pollo.

A parte la piacevolezza della visita e la voglia di restare ancora, la mia confusione mentale è peggiorata: siamo sull'orlo di un epocale cambiamento o di una ennesima ricaduta? Ai glutei l'arcaica senescenza.

giovedì, dicembre 22, 2005

Emozionalità discronica


Dio del CAOS! Non capisco più nulla. Sono preso da sentimenti e sensazioni contrastanti. Come da un pò di tempo a questa parete, a livello emotivo sono indietro (o avanti, bho) su ciò che mi accade concretamente. Domani si va in Sicilia (viaggio estenuante), si torna il 29. Non ho fatto un cazzo per l'uni e non farò un cazzo nei giorni a venire, Pensare di fare tutto dopo capodanno è folle, specie se tutto è Pisati!!!

Che l'entropia mi protegga!

Calore invernale


A tutti coloro che oggi hanno condiviso con me questo momento, che per quanto io continui a pensare irrilevante, resta irripetibile e divide gli ieri da un domani, grazie. Vi voglio bene. La cosa più bella che ricorderò di oggi sono le vostre acclamazioni quando Lillo mi ha dottorato. Perdonate la mia defezione di stasera (soprattutto tu ile). Sono strano. Non è una scusa, neanche una spiegazione, ma non ho altro.

Tempo liquido


E’ un attimo. Sono li, seduto con tre amici che bevo cioccolata al mou quando succede. Non sono di umore ottimale, la giornata è stata carica di eventi, non tutti piacevoli. Ma alla fine il cattivo umore non dipende da nulla di ciò che è successo, nulla di concreto.

Poi, in sottofondo, mentre setaccio la cioccolata alla ricerca dei pezzetti di mou, si fa strada, attraverso il vociare, una canzone. Liquido dei narcotic. Comincio a canticchiarla. Quel vago senso di disagio che mi pervade crescente fin dal mattino sembra aumentare, sembra acquistare una forma, un volto più riconoscibile. Avverto un senso di perdita, sento che non ho più qualcosa, che non potrò più averla, sento che quando l’avevo non l’ho assaporata pienamente.

Antonio mi guarda e fa: “Bruno, mi sento vecchio…”

E’ da stronzi pensarci a 24 anni. Almeno credo. Mi sento stronzo a pensarci a 24 anni…d'altronde non è la prima volta. Ma stavolta è diverso, non ha il sapore di una riflessione astratta, di qualcosa di fastidioso che puoi scacciare agitando la mano. Stavolta ha il sapore di un dato di fatto, di una realtà quotidiana, "da adesso in poi"...

mercoledì, dicembre 21, 2005

Proclama...azione


Domani sarò laureato. L'unica cosa di cui mi importa significativamente è la gozzoviglia e l'alcolismo deambulante nonchè virulentemente molesto che spero mi aspetti domani. I buoni propositi per l'anno nuovo (scolastico/solare) sono assolutamente irrilevanti ora.

PS: vi prego, domani niente "dottore, dottore, dottore del buco del cu, vaffancu, vaffancu!", per favore.


martedì, dicembre 20, 2005

Buio


Volevo scrivere un post sulla bellezza dei cieli invernali da queste parti. Sarebbe stato un post poetico, ispirato e sognante, forse un post malinconico.
Non sarà nulla di tutto ciò a causa della mia superba incapacità come fotografo (digitale o non) e come paesaggista (fotografico sempre), specie di notte.
Sarà solo buio...

lunedì, dicembre 19, 2005

Un governo Morale(s)?



In Bolivia vince di misura Evo Morales.
Primo presidente sudamericano autenticamente indio, socialista, ha affermato di voler nazionalizzare il gas naturale e mettere fine al neoliberismo sfruttatore.
...a quando il golpe ad opera della CIA?

domenica, dicembre 18, 2005

Un pò di sano egoismo nasalizio

A natale siamo tutti più buoni. Non mi metto certo a discutere su questa affermazione, sarebbe banale e scontato, d'altronde non è che la frase in se sia di grande profondità.

Semplicemente, in leggera controtendenza con lo spirito natalizio, volevo esprimere il mio astio nei confronti dei giocatori di “BINGO”.

A parte che è l’ennesima versione USA di una cosa che noi avevamo già, sotto altro nome (“tombola” ?), con molto più rumore, coreografia e spettacolarità (ma gli americani quando vanno al cesso hanno la banda che accompagna l’esecuzione della quotidiana pratica), nonché mostruoso dispendio energetico (la sala bingo ha lasciato al buio alcuni palazzi circostanti, uno dei quali mi conteneva, per più di 4 ore). A parte che ste cazzo di sale bingo proliferano in maniera mostruosa e che sta febbre da bingo strisciante comincia a prendere anche persone insospettabili (e io che pensavo fosse una cosa da anziani…). A parte il fenomeno macro.

Perché cazzo hanno dovuto impiantarne una sotto casa del mio amico Michele!?! Perché cazzo sti stronzi devono parcheggiare in modo così stronzo che con una smart bloccano ben tre posti!?! Del bordello che fanno non mi interessa (anche se voglio vedere se quella parte di frequentatori “di una certa età” è la stessa che sbraita contro i giovani quando questi si producono in “passatempi rumorosi”), ma del fatto che succhino Megavat a palate lasciandoci a lume di candela, già di più.

Ora, questo è un post consapevolmente ignorante, rognoso, polemico e per nulla “sociologico”…è che sono un po’ nervoso…

PS: se qualcuno si chiede come mai non ho scritto più del titolo nei tre post relativi al mio week-end tosco-emiliano, la risposta migliore che posso dare è che il mio amico non mi ha ancora spedito le foto, la peggiore è: postmodernità...

venerdì, dicembre 16, 2005

Cambiamento



Non c'è verità, solo proposito

Non c'è essenza, solo divenire

Non c'è speranza, solo volontà

Non c'è paura, solo cura

mercoledì, dicembre 14, 2005

Mona-de


Siamo monadi. Dentro di noi abbiamo tutto il mondo, per quanto oscuro e tormentato possa apparirci, ma tra noi non ci sono finestre, non possiamo comunicare…

A volte mi viene da pensarlo…poi ovviamente moderò un po’ (gli assoluti non hanno mai senso in bocca ad un uomo), ma a volte l’incomunicabilità è talmente densa che ti sembra di sprofondarci dentro. E’ una sensazione angosciante, ma ci devi venire a patti, perché si tratta sempre di approssimazione, di capire fino a che punto puoi arrivare con una certa persona. Non è che ci pensi sempre (e per fortuna), ti bei dei momenti di grazia, di quiete. Poi arriva il momento in cui, non sai perché, succede che cominci a tastare i bordi, i confini del rapporto, capisci che oltre un certo punto, su certi argomenti, non ci potrà mai essere più comprensione di quella che c’è.

Curioso è che quando capita di non riuscire a farsi capire, se la cosa ti ha preso troppo alla sprovvista e/o troppo in profondità, finisci per farti domande su te stesso, a metterti in dubbio. Può anche capitare che per un po’ tu ti perda…ma pure che tu ne esca rafforzato, infondo individuare un confine designa sia un dentro che un fuori. Arrivato a questo punto, non c’è che da ritrovare l’equilibrio ed accettare la definizione del rapporto per com’è…infondo ci sono davvero parecchie persone al mondo e con ognuna ci si può intendere in modi e ambiti differenti.

venerdì, dicembre 09, 2005

De Tamarritatis Eloquentia


Ebbene si, domani motorshow a Bologna. Non riesco ad immaginare qualche cosa per cui mi andrebbe di meno di spendere 23€ (!!) al momento (in realtà ci riesco, ma mi piace enfatizzare). Bho...in realtà dovevo andare a trovare mio cugino a Firenze e incontrare degli amici che non vedo da tanto a Bologna, a tutti loro l'idea di andare "a vederne delle belle" sconfiffera, ergo eccomi coscritto. Vabbè, lascerò al caso (CAOS) la possibilità di sorprendermi, d’altronde le FASA (Fighe Assurde Stimolanti l'Acquisto) paiono essere davvero mirabili, per quanto se non ci posso interagire (e se sono così miracolose mi sembra quantomeno arduo), anche se sono paradivine, non è che mi stimolino gran che.

Post nent'affatto ispirato...solo descrittivo (avrei potuto scrivere meramente, ma i tuoi maledetti post-it non mi avranno Manj).

Incapace di apprendere, ovvero, Kamikaze emozionale


"L’apprendimento

Il mondo che ci circonda è la sorgente di due importanti attività del nostro cervello: memoria e apprendimento. L’apprendimento ci consente di acquisire nuove informazioni prelevandole dalla realtà; con la memoria, invece, intrappoliamo e/o ripeschiamo nei meandri della mente informazioni già acquisite. Il ricordare e l’apprendere sono due attività che si intrecciano l’una con l’altra e che influiscono radicalmente su quella parte del nostro comportamento che viene continuamente plasmata e modificata dalle informazioni prelevate dalla realtà esterna e assimilate dal nostro cervello.
Generalmente si pensa che l’apprendimento consista nell’acquisizione di un’informazione a cui segue un determinato comportamento.
Ma non è sempre così: a volte, le nuove informazioni assimilate dal nostro cervello possono provocare una variazione parziale o totale di comportamenti precedentemente acquisiti (ad esempio la pronuncia di una parola).
A chi non è capitato di cambiare un comportamento abitudinario?
Si pensi a quante volte siamo stati costretti a modificare le nostre abitudini per il sopraggiungere di un imprevisto: pensate al tragitto che percorrete quotidianamente per andare a scuola, quindi chiedetevi che cosa fareste se un tratto di quel tragitto fosse impraticabile per lavori; sicuramente trovereste una via alternativa a quella solita.
Questo avviene grazie a un cervello plastico in grado di adattare e modificare il nostro comportamento in funzione delle condizioni in cui ci troviamo.
Generalizzando, possiamo affermare che apprendere significa stabilire legami e collegamenti tra un evento e una determinata conseguenza.
In realtà, bisogna tener presente che tale affermazione è soggetta a molteplici interpretazioni che dipendono sia dalle numerose sfumature che si possono attribuire ai concetti di “evento” e di “conseguenza”, sia dagli svariati punti di vista da cui possiamo valutare le diverse forme di apprendimento."

(http://www.pianetascuola.it/laboratorio_neuroscienze/apprendimento/inrete/APP/APP.html)


Ire, Anto...aiut...

giovedì, dicembre 08, 2005

IL CULTO DEL CAOS


IL CULTO DEL CAOS...

Presto sui vostri schermi, nei vostri cuori, nelle vostre menti e nei vostri orgasmi...

(cliccate sul tutolo del post per maggiori informazioni)

mercoledì, dicembre 07, 2005

Se non la volontà, il caso


Meravigliosa metafora di quanto io sia tendenzialmente incapace di imparare dai miei errori...
Ho parlato a vuoto per un sacco di tempo del fatto che volevo "creare un sito per noi studenti di sociologia, per scambiarsi appunti, informazioni e consigli". Anni (al massimo due, ma fa scena dire anni...mesi sarebbe troppo poco) di pura astrazione e nessuna concretezza. Oggi è semplicemente capitato che mi trovassi a dover avvertire alcuni compagni di corso di quando ci dovessimo incontrare con un assistente per avere delle tracce di tesina e poi per studiare insieme. Ho raccolto le mail di tutti e mi è venuto in mente che avrei potuto creare una mailing list, in modo da rendere agevole la cosa questa volta nonchè tutte le altre ipotetiche volte, qualora si fossero presentate circostanze simili.
Non mi sono dato tanto tempo per pensarci sopra, per costruire su una cosa semplicissima incommensurabili progetti d'immane complessità ed inevitabile incompletezza.
Semplicemente, sono tornato a casa e, dopo qualche ricerca su internet, ho messo in piedi una mailing-list con tanto di sito, cosa, giuro, davvero ridicola a realizzarsi (non occupa più di 5 minuti). Non ho idea se la cosa avrà seguito, ma è assolutamente irrilevante.
Il punto è...sono un cazzo di cagasotto. La paura nasce dal mio cervello. La paura è cattiva. Il mio cervello è cattivo. La paura va estirpata. Il mio cervello va estirpato. si rende necessaria una lobotomia.
Ora mi darò ad un ennesimo esperimento di privazione del sonno (il primo sarebbe stato un successo se verso le cinque e mezza-sei del seguente pomeriggio non mi fossi addormentato davanti a Nuvolati). Lo scopo? Raggiungere uno stato di coscienza allucinato. Perchè? In realtà spero che le mie allucinazioni me lo spieghino...oooo coyote della saggezza, oooo tartaruga della pazienza, Parlatemi sulla cima di una zigurat, all'ombra di un cactus blu, abbagliato dalla luce di un faro (Nautico).

lunedì, dicembre 05, 2005

Lobotomia frontale


"Basta! Non ne posso più di te! Mi hai rotto! Fuori di qui!"
"Fuori ?!? FUORI !?! A me che ti ho tenuto compagnia quando non c'era nessun'altro, che ti ho dato quel poco che hai per essere apprezzato - perchè, parliamoci chiaro, il resto fa pena -, a me che non ti ho mai abbandonato, neanche quando te ne stavi ubriaco steso su una panchina marcia di non so dove in provincia di in mezzo al nulla!?!"
"Si cazzo! SI, proprio a te!! E PROPRIO PERCHE' NON MI HAI MAI DATO UN ATTIMO DI RESPIRO! NON NE POSSO PIU', FUORI DA QUESTO CRANIO, PRESUNTUOSO, EGOCENTRICO, POLEMICO AMMASSO DI NEURONI!!!"
"NON SEI TU CHE MI CACCI! SONO IO CHE ME NE VADO!!"
"A davvero? Aspetta che mi infili questa spatolina sotto la palpebra e poi vediamo cosa ne resta di te..."

Estratto da "Me ed il mio cervello, Atto Finale, Autolobotomia frontale" di Gert_dal_pozzo

sabato, dicembre 03, 2005

Doveroso tributo alla Neutralità


"Cosa è che fa diventare un uomo così neutrale? La sete di denaro o di PPPPotere? O ci siete nati con il cuore gonfio di NNNeutralitTA'?!?!?!"
Zap Brannigan, Capitano del D.O.O.P.

"Vostra neutralità, allarme beige!!!!"
"Se non sopravviverò dite a mia moglie...ciao."
Sua Neutralità, il Presidente del Pianeta Neutrale

venerdì, dicembre 02, 2005

Casualità


Gli incontri casuali, reali o virtuali (che termine orrendo...dev'essere l'abuso...) che siano, hanno la singolare caratteristica di poter riservare sorprese, o meglio, di essere sorprese essi stessi. Si possono scoprire affinità inattese, stimoli, significati nuovi al di la delle aspettative, costruiti sul momento. Questo genere di sorprese sono uno dei motivi per i quali non posso odiare la vita nemmeno nei momenti più cupi, per cui una speranza anche minima posso comunque concedermela.
Come sono apparsi, possono anche svanire, non avere alcun seguito, sbiadire rapidamente senza lasciar traccia se non meramente emozionale ed istantanea...ciò non toglie nulla, comunque, alla gradevolezza, alla desiderabilità della loro natura.

Bucolismi mediatici mediati



Adoro il pane caldo di forno con le olive "cunzate" (preparate secondo una specifica ricetta e messe in salamoia) da mia nonna. Adoro la puntata di Scrubs del giovedì sera.
Un consiglio: mai toccarsi gli occhi dopo ave toccato le olive "cunzate".

giovedì, dicembre 01, 2005

Baccanalia

Fintia, finita anche questa fase di simpatiche lauree con altrettanto simpatici festeggiamenti post-laurea al Why-not (si scriverà così?), principalmente a base di long island. Il mio fegato ringrazia. Per fortuna che ad una certa ora, sui treni Milano-Bergamo, vedere gente in condizioni pietose non sia cosa rara; a proposito, grazie Chiara (rima non voluta).
Devo aggiunre anche una sibillina esclamazione: W le scimmie-tatuaggio! M (è una "W" rovesciata, non una "m") me ed il mio cervello malato! M il fatto che possano esistere persone più logorroiche ed egocentriche del sottoscritto, specie in certi momenti significativi (in realtà no, ma basta crederci...).

In chiusura, auguri a tutte le Dottoresse ed i Dottori che hanno condiviso con me questo "rito di passaggio". Preparate i vostri fegati per mercoledì (fino a prova contraria) sera. La California (trattoria) ci attende, vino al metanolo per tutti!!!!