mercoledì, dicembre 07, 2005

Se non la volontà, il caso


Meravigliosa metafora di quanto io sia tendenzialmente incapace di imparare dai miei errori...
Ho parlato a vuoto per un sacco di tempo del fatto che volevo "creare un sito per noi studenti di sociologia, per scambiarsi appunti, informazioni e consigli". Anni (al massimo due, ma fa scena dire anni...mesi sarebbe troppo poco) di pura astrazione e nessuna concretezza. Oggi è semplicemente capitato che mi trovassi a dover avvertire alcuni compagni di corso di quando ci dovessimo incontrare con un assistente per avere delle tracce di tesina e poi per studiare insieme. Ho raccolto le mail di tutti e mi è venuto in mente che avrei potuto creare una mailing list, in modo da rendere agevole la cosa questa volta nonchè tutte le altre ipotetiche volte, qualora si fossero presentate circostanze simili.
Non mi sono dato tanto tempo per pensarci sopra, per costruire su una cosa semplicissima incommensurabili progetti d'immane complessità ed inevitabile incompletezza.
Semplicemente, sono tornato a casa e, dopo qualche ricerca su internet, ho messo in piedi una mailing-list con tanto di sito, cosa, giuro, davvero ridicola a realizzarsi (non occupa più di 5 minuti). Non ho idea se la cosa avrà seguito, ma è assolutamente irrilevante.
Il punto è...sono un cazzo di cagasotto. La paura nasce dal mio cervello. La paura è cattiva. Il mio cervello è cattivo. La paura va estirpata. Il mio cervello va estirpato. si rende necessaria una lobotomia.
Ora mi darò ad un ennesimo esperimento di privazione del sonno (il primo sarebbe stato un successo se verso le cinque e mezza-sei del seguente pomeriggio non mi fossi addormentato davanti a Nuvolati). Lo scopo? Raggiungere uno stato di coscienza allucinato. Perchè? In realtà spero che le mie allucinazioni me lo spieghino...oooo coyote della saggezza, oooo tartaruga della pazienza, Parlatemi sulla cima di una zigurat, all'ombra di un cactus blu, abbagliato dalla luce di un faro (Nautico).

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