domenica, giugno 04, 2006

Oltre il vetro, sul calare della sera...


C'è stanchezza e stanchezza, quella spiacevole di quando torni a casa dopo una giornata di lavoro massacrante e quella densamente piacevole dello sfinimento dopo una lunga corsa o dopo una qualche altra attività fisico-sportiva (almeno se farla non risulta di per se una tortura). Nello stesso modo c'è tristezza e tristezza, quella amara per un fallimento, ad esempio, e quella agrodolce che ti prende, non sai bene perchè, in certi momenti, specie in quelli in cui ti sembra di aver accumulato un'altra significativa dose di passato da ricordare.
E' questo secondo, strano, tipo di tristezza che mi occupa il sentire in questo momento.
Sarà che quando ti rendi conto che il tuo mondo ti sta fastidiosamente stretto e ti prodighi per fare cose nuove, conoscere persone nuove, vedere te stesso sotto prospettive nuove, hai il bisogno di "ritornare", di tanto in tanto, nelle serenità vecchie sicurezze, che per quanto cambino, con il resto del mondo, sono sempre abbastanza uguali da accendere il ricordo.
Sarà che il tempo, in questi giorni e mutevole, tanto quanto i pensieri nella mia testa, e che ora c'è una luce strana e affascinante, che non è possibile non soffermarsi a contemplare.
Sarà che domani devo provare a dare l'orribile esame sulle comparazioni, che non ho studiato quanto avrei dovuto, che confido sulla sola bontà del professore e che, tendenzialmente, non me ne frega nulla.
Saranno queste e mille altre cose...spero che se proprio deve durare, resti così.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Ore 7,40 è l'ora a cui ho puntato la sveglia, non è in onore di Battisti - che odio profondamente -, o peggio dei dimenticabili Audio2. Mi sveglio a quell'ora per un calcolo preciso; ore 7,30 mia madre esce di casa, ore 7,40 circa mio padre esce di casa, subito dopo aver portato a fare quattro passi il gatto - accade anche questo - percui posso trovarmi da solo a fare colazione, lavarmi, e mettermi in bici verso l'università. Questo perchè disprezzo ogni presenza umana al risveglio. Oggi avrei scritto volentieri pagine e pagine di tesi, ma le aule computer erano chiuse; mesto ritorno a casa, vado a preparare il pranzo.
Ciao Bruno

g.

Gert_dal_pozzo ha detto...

Ti capisco bene g., daltronde io al risveglio detesto ogni contatto, non solo con gli esseri umani. Il "dopo pranzo" ci siamo beccati quindi non te lo racconto :). Cmq davvero interessante la tua tesi, per quegli scampoli che ne ho colto. Ti invidio, io la mia l'ho fatta male e controvoglia e l'onda di cose fatte male e controvoglia non accenna a scendere.

Anonimo ha detto...

Addirittura odiarlo!
Viva Battisti!!!

ass..

Gert_dal_pozzo ha detto...

Ueeee....un gradito ritorno! Ciao ass...he, heeh.

Anonimo ha detto...

Battisti sucks; non ci posso fare niente, lo odio. La colpa? Il perchè? Non so, mi viene da collegarlo a un immaginario di amici al mare davanti al falò che cantano, felici; uno di quei luoghi comuni disprezzabili, da evitare. Oppure a un discount emozionale di Francesche, Acque Azzurre, Donne per amico. Odio anche Guccini, anche de Gregori, tutto il cantautorato italiano tranne De Andrè.

g.

Anonimo ha detto...

O non sarà perchè ha cantato qsa che vuoi dimenticare?
Vabbè fatti tuoi...
Ciao puffo brontolone!

Odio usare "odio" a "tinkitè"...


ass

Anonimo ha detto...

concordo battisti merda.. e oltretutto non era neanche capace di cantare.. insieme a celentano i due stronzi più sopravvalutati della canzone italiana..

marco

Anonimo ha detto...

cavolo!
sucks odio merda stronzi disprezzabili sopravvalutati...
che pizza!sempre la solita solfa!!

ass...

Gert_dal_pozzo ha detto...

Divertente...

Gert_dal_pozzo ha detto...

Vi perchè non piace a me. Non so se è sopravvalutato o no, ma so che quando ero molto piccolo avevo la tendenza alla polmonite, i reumatismi articolari ed ero un paranoico del cazzo (oggi sono andate la prima e la seconda...attendiamo la partenza della terza). I miei genitori, su consiglio del medico, mi portavano in Sicilia al mare tutte le estati, sulla qual cosa apparentemente non ci sarebbe nulla da eccepire, ma il fatto è che nel posto dove andavamo non c'era un'anima (credo perchè mio padre non ama la folla) e io passavo giornate intere a non fare un cazzo sotto il sole, respirando iodio, mentre avrei voluto stare poco più di mille metri più in alto, al paese dei miei nonni con i miei amichetti estivi.
Che c'entra con battisti (ma anche mina et al.) direte voi? C'entra che durante il lungo viaggio in macchina fino in Sicilia e in vari momenti della giornata durante la nostra permanenza nella ridente località marittima di cui sopra, i miei ascoltavano spesso canzoni del suddetto cantante (o dei suddetti), e come arancia meccanica insegna, ma anche i cani di pavlov, associando ad un certo stimolo sensazioni per nulla piacevoli, quando lo stimolo si ripresenta si porta dietro anche tutte quelle pessime sensazioni.

(nn ho voglia di rileggere)

Anonimo ha detto...

I Cabaret Voltaire devono profanare la tomba di Battisti

g.