domenica, luglio 23, 2006

Munich 72


"Non è degli agili la corsa né dei forti la guerra,

perchè il tempo ed il caso raggiungono ogni uomo"


(Da Munich, Spielberg 2006...citato dalla bibbia credo, ecclesiaste 9-11, o almeno questo mi dice internet)


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao BBruno.
Nei primi anni ottanta oltre ad essere ancora noto come soprannome di Brigitte Bardot, B.B. era anche il modello di una Ferrari, Berlinetta Boxer, nota per i fari gialli. Oggi costerà trentamila euro, percui potrebbe permettersela anche l'idraulico di via Màrat.
Ti lascio un pezzettino della prima cosa che sto scrivendo su commissione della mia vita, una specie di noir fatto di incastri in cui entrano anche molta droga, spogliarelliste e Delfo Zorzi per il finale a Tokyo, ma noir è una parola offensiva verso chi i noir li sa scrivere davvero!
Ecco qui;

Fermi la Rover 9000 nel parcheggio del cimitero. Lunedì sera. Deserto nei dintorni, solo un piccolo pub che inspiegabilmente sopravvive da anni, l’Eastman End, frequentato da generazioni che non sai più riconoscere.
Metti il freno a mano, abbassi il finestrino, accendi una sigaretta. Cerchi di farti raccontare
- Vuoi spiegarmi cosa è successo
Sembra che si sia calmata.
Senti un passo di corsa, la tua portiera che si apre, frazioni di secondo, sei a terra
Raf, cosa resterà degli anni ottanta, cazzo
Ti scarica un caricatore di P38 mentre sei a terra, senti le urla terrorizzate ed eccitate di Mired
- Riempilo di piombo quel figlio di puttanaaa
mentre il sangue schizzando rimbalza e sprofonda nelle fibre dei sedili, contro gli interni in tessuto della tua ormai ex Rover 9000.
La soluzione finale Fresnel, intossicazione da piombo.
Ora piove e si avvicina un camion dall’AMSA.
Perdi coscienza rapidamente. Senti i bip costanti della retromarcia del mezzo pesante. Quelli che vedi al mattino presto che fanno suonare chi ha fretta di correre al lavoro a perdere la giornata.
Raf ti alza di peso, con lui c’è un altro uomo.
Ti buttano nel camion.
C’è anche un cazzo di mastino napoletano che sbraita abbaia arriva tutto soffuso.
Leggi la targhetta mentre affonda i denti nella tua faccia.
Il tuo sangue, la sua bava.
Orfeo.
Come “Orfeo all’Inferno” di Offenbach. Uno dei pochi pezzi che sapevi suonare al pianoforte.
Orf. Cazzo di nome per un cane.
Ultimo urlo soffocato di Mired, dissolvenza.
Muori con le ossa frantumate tra i sacchi neri e le scorie dell’occidente.
Tutto sommato un finale alla Sergio Leone.


ciao

g.

Anonimo ha detto...

Gabry!!! te e la tua festa!! quando cazzo siete?
Bruno!! ciao.