domenica, luglio 02, 2006

Bottom-up or Top-down?


L'incolmabile divario tra la teoria, l'astrazione da un lato, e la pratica, la concretezza, dall'altro, non smette di assillarmi. A volte è un divario che sembra incolmabile, tanto da far nascere domande sul senso (non voglio dire utilità...ma questo sarebbe) dell'astrazione; altre volte la connessione è così naturale e lampante da infondere fiducia in chi nutra la convinzione che l'astrazione possa rendere grandi servigi al quotidiano (volendo uno le prove le trova sotto gli occhi ovunque guardi, ma è comunque un problema di grado, non di assenza/presenza).

Quest'ennesima, banale, sega mentale perchè?? Perchè martedì ho un esame di economia, ma non economia formule e grafici (in minima parte), di "economia critica", molto astratta, molto filosofica...mostra interessanti modelli interpretativi dell'agire umano basati essenzialmente sul concetto di uomo come attore razionale massimizzante la propria utilità, solo per fare vedere che funzionano in presenza di catervate di condizioni decisamente irrealistiche, per mostrare le ovvie critiche e concludere che, comunque, quei modelli hanno la loro utilità...interessante...ma a volte un pò troppo "croccante" e abbastanza alieno rispetto alla mia formazione di fondo (homo sociologicus Vs homo oeconomicus 2-1)...forse questo genere di dissertazioni ti piacerebbe ajola...

Cmq, ora magari torno a studiare, visto che l'ho fatto fin troppo poco e che, se passerò l'esame, sarà merito delle mie "incredibili capacità di massimizzatore della mia utilità e predittore dell'altrui strategia" più che del mio studio. Fatalismo, abbracciami!

1 commento:

Anonimo ha detto...

penso proprio di si...
grazie, leggermi di tanto in tanto nei tuoi post suscita in me una sensazione gradevolissima...ed è di estrema utilità al mio ego, per il momento un tantino logorato.:-P
Un bacio

ajo