domenica, novembre 20, 2005

Paura e delirio alla bicocca


Il delirio è prossimo a raggiungere l'acme...La relatrice mi ha chiamato a casa. Troppo lunga la mia presentazione, troppo lunga la mia risposta alla "sua" domanda. Sono prolisso. Non è una novità. Tutto sconvolto, tutto riorganizzato. Una rapida/squallida presentazione in PP con tristissimo sfondo pergamena e senza foto (google immagini non ti aiuta granché se hai fretta). Forse manco me la faranno proiettare, forse non c'è il computer, forse non c'è il proiettore. Il mondo ha una forma sempre più strana, allucinata e allucinante, il mondo è sbagliato fino al momento prima in cui scopri/ti ricordi che non ha senso pensare che potrebbe essere giusto e che se lo fosse, sarebbe comunque solo un caso. Serietà è solo una parola. Significante e significato hanno ormai da tempo preso due strade diverse, eppure...eppure domani perderò un'altra verginità e questo ha ancora delle ricadute, degli effetti, pur se privi di un nome o di una forma precisi.
Torno alle mie studiate carte, infastidito dalla richiesta di brevità...brevità irrinunciabile.

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