sabato, novembre 26, 2005

E' questione di momenti...


- Prima di attaccare con l'argomento del post, un breve chiarimento: forse qualcuno ricorderà il vecchio post "Personalità multipla for dummies", nel quale esponevo il mio proposito di dare semplici e pratici consigli su come coltivare una personalità multipla. Come è chiaro osservando i post successivi, tale proposito non ha avuto seguito ed il motivo di questa mancanza sta nel fatto che...alcune delle tecniche che stavo elaborando, parevano funzionare. Detto sinceramente, ho avuto paura, con il casino che ho in testa, mi ci manca solo la personalità multipla. Da questo la defezione. -


In questi giorni, più che in passato, mi sto rendendo conto di quanto il mio stato d'animo sia terribilmente mutevole, di quanto un piccolissimo particolare (a volte solo il volgere di qualche minuto o addirittura secondo) possa cambiare la mia percezione di una stessa identica situazione. In questi giorni credo di essermi avvicinato pericolosamente alla ciclotimia (che come mi insegna il buon Tucanto è "Nello stesso individuo possono convivere continue oscillazioni dell’umore che vanno dalla depressione all’euforia quasi sempre contenute nella loro espressività -temperamento- con rare fasi di normalità, fino all’eventuale comparsa di flessione affettiva o di esaltazione di maggiore gravità e durata -malattia-") patologica.

So che scopro l’acqua calda, ma, in termini di stato d’animo, stare in casa non è come stare in università, il mattino non è come il pomeriggio né come la sera, leggere un libro non è come parlare con qualcuno…lasciamo stare poi i contatti con l’altro sesso. La cosa significativa è che tutti questi fattori non hanno sempre lo stesso effetto, alcuni sono poi più variabili di altri (specie l’ultimo) e l’alternarsi rapidissimo di situazioni e la mia iperriflessività (come sono postmoderno…) mi danno l’idea di essere completamente preda della mia emotività e degli sregolati biochimismi del mio cervello. Vabbè, basta per ora, il post è già lungo a sufficienza, preferisco fermarmi e vedere se qualcuno riuscirà a farsi venire la voglia di leggerlo (per poi chiedersi: chi me lo ha fatto fare?!?)

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Bruno trovati qualcuno da amare, o da odiare, è la stessa cosa, perchè se non arrivi al coito nel primo caso, all'omicidio nel secondo, la frustrazione è la stessa...ho la maglietta 'odio ruini di gabri' e sono felicissimo!!!!


gio

Gert_dal_pozzo ha detto...

Sagge parole...daltronde è gio, micacazzi...

Anonimo ha detto...

Grazie perché dopo anni di amicizia con una psicologa, ti affidi al primo tucano che passa (non ancora laureato!) per farti definire l'umore...
No, grazie, proprio gentile 'sto sociologo...
Vabbè, anche il Bru non è più quello di una volta...
:-)

ps: il tuo blog è un po' troppo maschiocentrico e un po' troppo bicoccacentrico, ma tanto dirai che ho sempre qcosa di cui lamentarmi, perciò...

pps: sto ancora aspettando di sapere a cosa mi serve avere un amico sociologo, giusto per sfruttarti al momento giusto!!!

ppps: che acidità stasera...

Baci

Anonimo ha detto...

Ire ha più che ragione

PIU' GNOCCA
MENO BICOCCA

YEAH

Gert_dal_pozzo ha detto...

Hai sempre qualcosa di cui lamentarti! (cvolo! Sarai mica diventata veggente...a no, solo psicologa)

Nell'ordine:

1) Il blog è maschiocentrico perchè io sono maschio, ho un pessimo rapporto con la mia parte femminile (ammesso che esista qualcosa del genere) e, benchè questo mi faccia sentire spesso in colpa per la "mia posizione privilegiata, costruita sulla deprivazione ai danni del sesso debole ", non ho intenzione di fare passaggi di sorta in quel di casa blanca.

2) Il blog è bicoccacentrico (e nemmeno mi pare che lo sia molto. I miei vaneggiamenti sono, nella maggior parte dei casi, astratti) perchè in bicocca passo circa il 70% del mio tempo da "sveglio" dal lunedì al venerdì.

3) Un amico sociologo nella vita non ti servirà assolutamente a nulla. Mi sono curato di farmi rassicurare su questo punto dalla facoltà di sociologia dell'università degli studi di Milano Bicocca, e loro non hanno mancato di confermare.

4) Il caro tuchi è assai più assiduo, per ovvi motivi. E' il caso che ha voluto così e, come ci insegna il caro Proff. Pisati (?), il caso è sovrano.

PPPS: alca selzer?

Anonimo ha detto...

il tuchi è assiduo, preciso e venerabile.
non dimenticarlo mai.

il tucano