Mi stimola di più postare sui blog degli altri che sul mio parrebbe...bho, cmq il buon g. mi ha fatto pensare ai "bei tempi delle superiori" e mi va di copiare qui quello che ho scritto la, perchè mi rappresenta, sono considerazioni su una parte importante della mia vita, quindi mi sembra giusto pastarle qui:
Io durante "i terribili anni del liceo " mi sono impegnato a non essere proprio nessuno, mi conoscevano in pochi e molti di loro mi dimenticavano in fretta. I pochi della mia classe con cui avessi mai legato, sparivano tutti dopo poco, per bocciature o trasferimenti.
Restava la "Creme", fighettinismo spinto, gente "senza peli sulla lingua" che "pensa" che cagar fuori dalla bocca tutta la merda che ti riempie il cranio appena puoi è "schiettezza" ed è una cosa buona. Oppure gente che, al contrario, quello che pensava non te lo diceva mai, al massimo te lo "faceva capire", il tutto sempre in modo carino, acconcio e delicato, magari servendoti il te coi pasticcini mentre pensava che di te nemmeno il cadavere sarebbe stato utile come concime. E non era questione di mostrarsi disponibile e amichevole, era solo un altro mondo...tutto qui. Ho imparato presto ad accettare che semplicemente non mi interessava quel mondo, nonostante non trovassi grandi alternative. Fortunatamente ci sono stati i compagni di sventura.
Anni cupi, anni in cui adoravo vestire di nero pur senza caratterizzarmi come Dark, Goth o Metal...anni di cui c'è poco da salvare.
...oggi vesto di blu.
Saluti
Io durante "i terribili anni del liceo " mi sono impegnato a non essere proprio nessuno, mi conoscevano in pochi e molti di loro mi dimenticavano in fretta. I pochi della mia classe con cui avessi mai legato, sparivano tutti dopo poco, per bocciature o trasferimenti.
Restava la "Creme", fighettinismo spinto, gente "senza peli sulla lingua" che "pensa" che cagar fuori dalla bocca tutta la merda che ti riempie il cranio appena puoi è "schiettezza" ed è una cosa buona. Oppure gente che, al contrario, quello che pensava non te lo diceva mai, al massimo te lo "faceva capire", il tutto sempre in modo carino, acconcio e delicato, magari servendoti il te coi pasticcini mentre pensava che di te nemmeno il cadavere sarebbe stato utile come concime. E non era questione di mostrarsi disponibile e amichevole, era solo un altro mondo...tutto qui. Ho imparato presto ad accettare che semplicemente non mi interessava quel mondo, nonostante non trovassi grandi alternative. Fortunatamente ci sono stati i compagni di sventura.
Anni cupi, anni in cui adoravo vestire di nero pur senza caratterizzarmi come Dark, Goth o Metal...anni di cui c'è poco da salvare.
...oggi vesto di blu.
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