"Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te"
Molto presuntuoso e incredibilmente semplicistico. Affermazione forse figlia di un mondo maggiormente omogeneo o con una rigida tensione all'omologazione. Dalle mie superficiali ricerche su internet pare si debba a Confucio e poi al Vangelo. Controllo sociale vs individualismo, comunità vs società, ecc...
Resta un'affermazione a cui è difficile trovare conferma, almeno ora, almeno per me.
"Fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te"
Applicando un principio logico questo ribaltamento dovrebbe essere lecito. A parte che si danno per scontate tutta una serie di cose, nel farlo, che non lo sono affatto, la sua dimostrabilità concreta è ancora più debole di quella della precedente.
Sotto l'apparente omologazione sociale, la ritualizzazione e l’istituzionabilizzazione, di significati e comportamenti nelle interazioni umane, c'è un infinità di soggettività indomate e indomabili tali per cui l'ipocrisia (non intesa in termini valutativi ma analitici) è una necessità per la coesistenza, ogni tentativo di approfondimento è un azzardo terribile.
Sembra si debba scegliere la semplicità e la leggerezza come base e oculare attentamente l'investimento in approfondimento, in apertura, anche minimi, pena la confusione, l'asocialità e quant'altro...
E poi...chi cavolo lo dice che agli altri essere trattato o non essere trattato come a te andrebbe di essere o non essere trattato vada bene?
16 commenti:
Essere messi continuamente sotto processo non è piacevole.. e spesso neppure richiesto. L'unica cosa che si può si deve fare èaccettre la diversità. Porsi sul pulpito è estremamente facile... mettersi alla berlina lo è un po' meno. Per quanto mi concerne io dovrei essere meno comunicativa e strettamente decisamnete più zitta. A quanto pare...
si potrebbe anche credere che chi semina raccoglie,ma anche questa è una bella cazzata....
Ognuno legge quello che vuole leggere...e si potrebbero usare infiniti specchi per riflettere accuse all'infinito...ma non credo serva a qualcosa.
già.. ricordatelo
Se hai qualcosa da dirmi, se vuoi parlare, non hai che da farmelo sapere...
quanti messaggi subliminali... e se cominciassimo ad essere, come tu bruno sostieni, solo più semplici? cazzata! cazzo vuol dire essere più semplici? vuol forse dire di non accorgerci dell'altro e dei mille modi inconsci per offenderlo o vuol dire farci meno paranoie e fottersene degli altri? vuol dire essere individualisti e sbattersene o omologarsi ad una mandria inferocita di pecore Dolly? non rispondetemi che ci sono le sfumature perchè sono solo parentesi di un concetto e non siamo assolutamente in grado di vivere sulle sfumature anche perchè ogni volta che le usiamo veniamo fraintesi, ogni volta che cerchiamo di essere "politically correct" diventiamo insipidi e sbiaditi... sapete cosa vi dico? FACCIAMO AGLI ALTRI QUELLO CHE NON VORREMMO CI FACESSERO solo così potremmo conoscere veramente l'altro. (non parlatemi di omicidi o altre cazzate del genere perchè queste sono le cazzate con cui i ciellini o i cattocomunisti scappano da questo genere di discorsi)parliamo con gli altri e non preoccupiamoci se invece di dire "simpatica" diciamo "cesso" (tanto per fare un esempio) usiamo meglio le sensazioni e le emozioni nel parlare perchè se continuiamo a farci paranoie su come comunicare finirà che sapremo comunicare solo in stile sms o per abbreviazioni, certo in questo modo non offendiamo ma non diciamo un cazzo..
ok adesso sono tranquillo..
grazie Gert, drugo, o qualsiasi altro aka ti venga in mente offri sempre ottimi spunti..
Q.
Forse ognitanto serve anche una bella incazzatura,una bella discussione... l'importanate e riuscire aduscirne cresciuti. Sh
un corollario del paradosso é la legge del taglione: ad esempio quando calderoli la invoca per gli stupratori (o i pedofili), bisognerebbe incularli, per coerenza, piuttosto che castrarli come propone lui... Immaginate queste squadre di stupratori degli stupratori in camicia verde...
- - - Reuters - - - Milano, 15-1-2006
Il noto egomaniaco e presunto giornalista g. ufficialmente lascia la dimora di via Bizzoni per insediarsi nell'abitazione di via Reinach 8 a Niguarda. Per il ben poco celebre cialtrone ventiquattrenne si tratta del secondo trasloco in pochi mesi; fonti ufficiose sostengono che il cambio di residenza possa durare almeno per un paio d'anni. Ciliegina sulla torta dell'evento, il microparty con solo due, apprezzatissimi, invitati.
Dio quanto ho bisogno di internet ( infatti sto scrivendo da casa dei miei! )
saluti
g.
Secondo me bisognerebbe "fare agli altri quello che vogliono che si faccia loro" in bene o in male,( ben diverso dal dire... "solo" fare intendo io),alla fine è semplice,basta ascoltare un po'.
L'inconveniente sta, quando lo si fa in bene,nel fatto che in questo modo si trovano quotidianamente centinaia di persone che ti prendono per il culo e alcune riescono a farlo anche stando zitte. A queste spetterebbe una targa ad honorem, dopodichè andrebbero bruciate,vive o morte dipende dalla benevolenza o meno del boia.
Che figata!
Non potrei chiedere uditorio migliore! E sono contento del commento di Q. (visto che sono così rari), che per altro, se ben ho capito cosa intende, mi trova perfettamente d'accordo.
...cmq io direi che stupratori e metastupratori dovrebbero concentrarsi su calderoli e borghezio, il che ci renderebbe tutti più laeti e forse farebbe scoprire ai due di cui sopra lati nascosti della loro personalità e della loro sessualità.
Viva Giulio, re
a me sembra che il commento di Q. sia diverso e lo condivido
Diverso da cosa? )
Cazzo...ma non sono io ad aver lasciato i commenti anonimi iniziali!!! in qualche modo io cerco d firmarmi...veditela tu. faidra )
Ho letto da qualche parte che "se la tua decisione riguarda te , prendila con la testa; se la tua decisione riguarda gli altri , prendila con il cuore". purtroppo la maggior parte delle volte la tua decisione verrà giudicata e condannata da un tribunale che in realtà le sfumature non le contempla nemmeno. se sei "così" ti devi comportare "così" perchè è questo che ci si aspetta da te. una qualsiasi deviazione provoca scompiglio, derisione, allontanamento, discorsi che iniziano con "ma secondo me" ecc.
e la cosa peggiore è che basta anche solo una critica per farsi condizionare, tanto da rischiare di omologarsi ai cosidetti "così si, così no" perchè come già scritto dal primo anonimo non è facile essere messi sotto processo.
la soluzione? in realtà non c'è ma puoi sempre stringere i denti e continuare a fare per te e per gli altri quello che consideri più consono perchè sicuramente ti divertirai; chi non lo accetta? bè lasciamolo parlare...del resto il mondo è bello perchè vario!
Edy
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