domenica, gennaio 14, 2007

Occasionalità karmica


Ancora sonno tormentoso.

Ancora la professione di agnosticismo...ancora la difficoltà nel credere alle coincidenze. Sono ancora vivo, è un caso, ero ebro e assonnato sulla strada che da Milano porta alla ridente cittadina adagiata sul colle, cinta dal veneto signore con pietre di chiesa.

Sono ancora vivo e le domande sono le stesse, benché raffinate di sfaccettature nuove. Ed esistono già dei posti dove sentirsi vecchi, budelli neri di isolante, sotterranei rimbombanti di feticismo linguistico, di quella cultura, ancora scolastica, comunque non del tutto deprecabile per un figlio del borgo, del mestiere liberale, che priva, agli occhi di chi la possiede, di un reale motivo d'essere, si manifesta in forme creative, quantunque codificate e in apparenza aliene all'inverosimile, se non fosse per la ribellione che è legante grandioso.

Inutile esprimere rammarico, sconforto, delusione: la realtà del prorpio adire ben la si conosce. Nessuno smentisce la verità dei propri predittori. Un messaggio fatto di silenzio diventa infinitamente eloquente nella mia mente. Si potrebbe dire infinitamente male di una tale posizione se non fosse che mai nessuno oltre me stesso ha partecipato ad una discussione con me, se si comprende che mai nessuno oltre me stesso è artefice del sogno quanto dell'incubo.

Cerco per me chi mi uccida, chi mi penetri e mi violenti, chi mi mostri ciò che sono e ne indichi scabrosità e difetti pur essendone affascinato. Non è cosa da tutti, poiché lavoro incessantemente perchè sia cosa da nesuno.

Imparare a non (o meglio, quando) chiedere perdono dopo aver imparato a chiederlo è forse più difficile dell'imparare a chiederlo non avendo mai saputo farlo.

Immaginare futuri prossimi venturi con persone che sanno chi sei in modi diversi tra loro tanto quanto da quello che possiedi tu. Immaginare legami che trascendono i modi e i tempi e che pure sono ancora umani.

"Conoscere gente sul treno, può essere meglio che stringer la mano..." (amari)

Mangioti senza fame...uccidimi straziandomi i visceri, espanditi dentro di me.

...E millantava usi raffinati presso vestali della brama e dell'invidia, privo di reale convincimento, ancora una volta si negava quel cibo che tanto lungamente avrebbe rimpianto...

7 commenti:

Anonimo ha detto...

W Bruno! propongo un simposio sul nostro sabato sera milanese...

Milano è un quartiere cinese occupato da giovani comunisti dove per parcheggiare, se si è furbi, si va di fianco al cimitero. E’ uno di quei locali dove ti servono birra allo sciroppo di fragola o dense ed appiccicose sangrie prive di frutta, per soli 36 euro al paiolo. E’ il compleanno di Gio, e Gio ha sempre molti più amici di quanto ricordi: alcuni mi salutano e io stringo loro la mano, se li ricordo abbastanza bene da notare che, dall’ultima volta che li ho visti, sono ingrassati. In realtà non ricordo il nome di nessuno, tranne quelli di P. e A. che ho snobbato troppe volte, colpevolmente, per timidezza, tanto che ormai anche loro mi ignorano con disinvoltura. C’è tanta gente comunque: c’è un tipo pelato a cui tutti toccano la testa, una che quanto ride fa gli ultrasuoni e tutto il locale applaude, grida e si tappa le orecchie; c’è un ragazzo con un pile rosso che sostiene di essere il nipote di Pio XI, un tizio con una felpa dei Dark Tranquillity, un paio di grassi Erasmus francesi che nessuno ha capito come siano finiti lì. Ad un altro tavolo c’è un tipo biondo con l’aria da ragazzino, di quella che solo la magrezza ed una frangia bionda ti possono dare (oltre ad un brillante passato di batterista in una serie di gruppi ska). Fa come per salutare me, o forse qualcuno dietro di me, ma io non lo riconosco e faccio finta di niente, fisso lo sguardo nel vuoto, mescolo il mio sciroppo di fragola al gusto di birra con un lungo stecchino al quale sono infilzate ben due fette di limone. Eppure mi sembra di averlo già visto, forse al liceo.. e forse è lui allora ad aver già visto me nei panni di un semi-leader di occupazione in IV e V, di quelli a cui i primini andavano a chiedere che fare. In ogni caso ricordo qualcosa di lui e della sua ragazza, che gli è seduta a fianco e ha un gran naso, ma davvero nient’altro di sbagliato, a voler considerare i capelli ricci leggermente tinti di viola, il maglioncino aperto viola sopra al vestito nero probabilmente scollato sulla schiena e le fantastiche lunghe calze anch’esse viola, per non lasciare nulla al caso. Ho sempre avuto un debole per le ragazze tinte, probabilmente, ed è l’unica spiegazione che mi do, per ragioni edipiche. Passo la serata ad osservarla, mentre sorseggio il mio bicchiere di densissima sangria, così lentamente da metterci un’ora e mezza. E’ così triste ricordarsi di una persona giusto quel tanto che basta a capire che, in realtà, l’abbiamo dimenticata… Ad ogni modo la serata è vivace, la gente bestemmia davanti al nipote del Papa, si scambia rapide occhiate di intesa, osserva gli ubriachi trascinare con due dita minuscoli scontrini in quelle pozze d’alcool che il tavolo di legno non ha ancora assorbito, e ride di loro. Saluto Gio e tutti quelli di cui ricordo il nome, torno a casa in macchina anche se è ancora presto, ci sono ancora in giro i tram, solo quelli vecchi, fatti col legno, però.

Gert_dal_pozzo ha detto...

Geniale cat! Ottima idea...

AUGURI FACCIA DI GIO!!!!!!! Sei sicuramente una merda!!!! Non mi hai detto nulla del tuo genetliaco e io ti ucciderò in modo che tu non possa perpetrare.

Cmq anche io adoro le ragazze tinte (specie se di colori improbabili, specie se di colori in tinta con particolari del vestiario)...le ragioni le lascio al mio psicologo di fiducia, il fetido (hahahha) volatile (e per questa dichiarazione forse verrò scoglionato da qualcun'altro, ma voglio essere provocatorio).

Anonimo ha detto...

Via Niccolini remix.
Un tentativo.

In quella via, alle superiori ci passavo, due sorelle che conoscevo, loro madre faceva la parrucchiera nel palazzo esattamente davanti al Saloon poi la sera alle superiori non uscivo a parte in quinta e in quarta e poi chiavare per strada la sera prima della foto di classe e farla con la febbre (ho le prove). Si fa presto a dire, per dire, anno scolastico 2001-2002, o meglio ancora 2000-2001. Si fa presto a dire via Niccolini, Harley Davidson Numero Uno, Deposito Bulk, e per collegamento mentale, uno degli 883 era andato a farsi tagliare i capelli dalla madre delle due sorelle di cui sopra e la più piccola delle due, di cui ero innamoratissimo, aveva conservato la reliquia feticista con mia somma gelosia, anch'essa feticista. Si fa presto. Ieri sera invece, quattro-cinque anni dopo, sono diventato un cialtrone. Mi addormento nella futura casa dopo aver promesso di fare un salto per il compleanno di gio perchè mi faccio le canne da solo. Che merda. Paolo Sarpi. Ci abitava anche la ragazza di un mio amico, la via non la ricordo, mi ricordo un arco per entrare in sala e che il padre la picchiava. Peccato. Poi sempre quattro-cinque anni dopo, passare da Paolo Sarpi, in ritardo su tutto, per fare un servizio sui cinesi, ma poi niente, la gente del comitato razzista di quartiere è troppo gentile e non ne esce nulla, di nuovo, peccato, succede. Eppure ieri ero felice, perchè avevo fatto il mio primo servizio su di un tentato omicidio, a Bareggio, questa malefica provincia, questi malefici autovelox, ero felice, e infatti mi sono fatto una canna da solo e mi sono addormentato da solo. Scusa Giulio e scusa Gio: e auguri ancora!

g.

Anonimo ha detto...

Si...beh...già
Penso anch'io (sempre pensato) tu abbia seriamente bisogno di subire pesanti violenze di qualsiasi genere...
così smetteresti di fart tutte queste seghe mentali e non solo )

Anonimo ha detto...

non sono fetido, mi lavo regolarmente ogni giorno. appena mi sveglio.
mi lavo così assiduamente da tanti anni. rovinavo i miei meravigliosi capelli lunghi da metallaro a forza di lavarmi.

per cui, gentile marmotta ningia, non sono fetido.




occhio.




ah, per quanto riguarda la tua fissazione per donne dai capelli tinti... boh.


tuc

Gert_dal_pozzo ha detto...

Hheheheheheheh...colpito e affondato...

Anonimo ha detto...

Auguri Gio..!! almeno stavolta so perchè lo dico

richiesta a tutti quelli che posso vedere assiduamente o meno:
se vi capita di avere un E-polis tra le mani.. NON BUTTATELO MAI VIA" fareste una bastardata incredibile!! conservatelo e datelo a me, al + presto ne conoscerete il motivo!
grazie!
Auguri Gio!