Schifo, schifo e tristezza per gli originali.
Vituperio schiumante rabbia canina s'è versato, comunque, per ogni genere di estremista, per ogni invasato, perché siamo assolutisti nell'avversare ogni assolutismo. Non già per gli originali.
Se si è scritto e si è detto tutto, se ogni spot e telegiornale sul piccolo schermo ne traccia i lineamenti, se è tale la fame di diversità a prescindere da svuotare di senso ogni possibile contestuale contenuto di questa o quella manifestazione di diversità, lasciando solo la diversità in quanto tale...e dunque non diversa in quanto uguale a se stessa...dove sarebbe questo nuovo? Questa trasgressione, quest'originalità?
In attesa dell'anima senza corpo e del corpo senz'anima, possiamo sorprenderci soltanto della progressiva putrescenza del frutto maturo, di quella stagnante immobilità che procura nutrienti per il futuro. Ballate pure, profeti di ogni parziale negazione, nudi davanti ad un fuoco! Nemmeno i più convinti tra voi possono ancora negare di essere umani. Altri, più coscienti vestigia di un mondo che sta per essere stato, conservano inutili e limitati brandelli di empatia, che sempre più mostra la sua debolezza e contestualità, legata all'uomo che si prepara, collettivamente, all'oltre uomo, come chi si prepari all'inevitabile sapendolo inconoscibile.
Faremo come chi disprezza chi possiede perché possiede e si sente dare dell'invidioso, rispondendo con sdegno che si tratta di principi, ma sapendo che l'invidia è più complessa del banale desiderio di possesso dell'altrui posseduto.
Dunque, spregio, spregio possente verso ogni originalità dichiarata tale, millantata o sfoggiata come diamante lavorato. Il bagliore del nuovo, dell'inveterato, dell'esotico, ci abbaglia di per sé, non per l'annuncio fatto della sua luce. Nemmeno un banditore muto, ma nessun banditore.
Delirio raziocinante, questo, che come qualunque altro si avviluppa su se stesso e sui suoi presupposti e che in se stesso trova le fragilità che ne pretenderanno il crollo. Nessun originalità in questo...e dunque solo un minimo di coerenza interna, a prescindere dal fatto che valga qualcosa.
Vituperio schiumante rabbia canina s'è versato, comunque, per ogni genere di estremista, per ogni invasato, perché siamo assolutisti nell'avversare ogni assolutismo. Non già per gli originali.
Se si è scritto e si è detto tutto, se ogni spot e telegiornale sul piccolo schermo ne traccia i lineamenti, se è tale la fame di diversità a prescindere da svuotare di senso ogni possibile contestuale contenuto di questa o quella manifestazione di diversità, lasciando solo la diversità in quanto tale...e dunque non diversa in quanto uguale a se stessa...dove sarebbe questo nuovo? Questa trasgressione, quest'originalità?
In attesa dell'anima senza corpo e del corpo senz'anima, possiamo sorprenderci soltanto della progressiva putrescenza del frutto maturo, di quella stagnante immobilità che procura nutrienti per il futuro. Ballate pure, profeti di ogni parziale negazione, nudi davanti ad un fuoco! Nemmeno i più convinti tra voi possono ancora negare di essere umani. Altri, più coscienti vestigia di un mondo che sta per essere stato, conservano inutili e limitati brandelli di empatia, che sempre più mostra la sua debolezza e contestualità, legata all'uomo che si prepara, collettivamente, all'oltre uomo, come chi si prepari all'inevitabile sapendolo inconoscibile.
Faremo come chi disprezza chi possiede perché possiede e si sente dare dell'invidioso, rispondendo con sdegno che si tratta di principi, ma sapendo che l'invidia è più complessa del banale desiderio di possesso dell'altrui posseduto.
Dunque, spregio, spregio possente verso ogni originalità dichiarata tale, millantata o sfoggiata come diamante lavorato. Il bagliore del nuovo, dell'inveterato, dell'esotico, ci abbaglia di per sé, non per l'annuncio fatto della sua luce. Nemmeno un banditore muto, ma nessun banditore.
Delirio raziocinante, questo, che come qualunque altro si avviluppa su se stesso e sui suoi presupposti e che in se stesso trova le fragilità che ne pretenderanno il crollo. Nessun originalità in questo...e dunque solo un minimo di coerenza interna, a prescindere dal fatto che valga qualcosa.
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