Non ho mai sperimentato una confusione così fredda, lucida, totale...
Ci sono stati momenti in cui era solo una variazione sul tema dell'angoscia esistenziale, momenti tumultuosamente cupi, quando ancora l'età adulta era lontana.
Ancora più indietro la confusione proprio non c'era, solo una pesante, opprimente cappa scelta, credo, volontariamente.
Ora la confusione è tutto: radici profonde oramai consolidate, anche se scarse in numero, restano prive di alcun frutto, vista l'incapacità assoluta di valutare atti concreti propri ed altrui, di individuare significati che durino più di qualche frazione di secondo.
Sicuramente drammatizzo, lo so, ma mi sento perso, come in balia di eventi più grandi di me, anche se si manifestano nelle piccole cose, e se cercare di "essere me stesso" mi sembra l'unica strada possibile, anche solo perchè non ne trovo altre, mi sembra di stare diventando pessimo, una persona che nn voglio essere. Come ho detto, mi sembra di tornare alla mia cupezza di un tempo, senza per altro quei connotati adolescenziali che la caratterizzavano, il che mi atterrisce profondamente.
A volte, purtroppo sempre più spesso nell'ultimo periodo, mi sembra di non stare bene con nessuno, ma vivo la cosa come una colpa, il che rende ancora più pesante la situazione.
Non riesco a uscirne, per quanto sforzi faccia per "lasciarmi andare", finisco sempre per prendere "sonore palate", o almeno, le vivo così.
Se dal passato torna solo una versione obrobriosamente "più adulta" della mia tendenza allo spleen (quantunque assai meno creativa), si fanno desiderare la serenità e la semplicità di alcuni momenti con pochi intimi, a fare cose stupide e piccole e a sognare il futuro sicuramente, anche se non lo si esplicitava, migliore.
Probabilmente, la motivazione di fondo di tutto questo ha a che fare con la fine imminente della mia "vita da studente" e la confusione scaturisce dal baratro di incertezza che ad essa segue, dalla promessa di responsabilità a cui non mi sono preparato affatto...
Non so a chi scrivo, per chi scrivo. Sto usando, ancora una volta, il blog come diario, come la versione narcisista ed esibizionista di un diario segreto...so solo che necessitavo uno sfogo e che forse questo era l'unico possibile.