Finita l'estate.
Non in termini formali, mi pare che il solstizio o l'equinozio (non ho alcuna voglia di controllare) sia intorno al 21 (nn so nemmanco di quale mese, cmq oggi nn è il 21), no, è finita l'estate della mente, quella interiore, ampiamente coadiuvata dall'esteriorità metereologica.
Effetti collaterali.
Razionalità limitata e autoriflessività ossessiva. La motivazione economica trascura ogni effetto non direttamente voluto ma conseguente alle azioni agite in suo nome, a meno di costrizioni in tal senso e sempre in ottica di costi benefici (nessuno è tanto stronzo da pensare che, di per sé, potrebbe essere diversamente da così, senza "aiuto esterno"). La cosa più divertente è che usa se stessa come difesa, tipo, per citare un film, parafrasando "noi, come lobby del tabacco, non abbiamo alcun interesse a che Timmy muoia di cancro ai polmoni, noi lo vogliamo vivo e fumatore".
Come sta la Misoginia?
Bene grazie, va a gonfie vele, ma ora si accompagna anche alla Ginofagia, di quella schietta e nervosa che vedi ogni tanto la notte nei bar, in quelli più laidi e fumosi. La vedi che sorseggia un bourbon e lancia occhiate sbieche agli avventori. Ha un grugno talmente unto che ti chiedi se abbia grufolato in una tanica di olio esausto.
A volte fuma un sigaro e anche il sigaro è unto. Brucia bene, ma lentamente e fa una puzza strana...no, non quella del sigaro...un'altra...non so descriverla, solo che puzza veramente.
Ha un'impermeabile addosso, grigio e sporco, spesso pure strappato, con macchie ovunque. Lo tiene chiuso, l'impermeabile, ed è così stretto che gli insacca i rotoli lardosi attorno ai fianchi e sul ventre. Ha dita tozze e talmente grosse che potresti scambiarle per rotoli di carta igienica. Sono incrostate di residui alimentari, feci e grasso e sono rifinite con grossi unghioni scuri e scheggiati. Non presentano alcuna macchia bianca, quelle macchie che denunciano mancanza di calcio, segno evidente che beve spesso latte, anche se scaduto.
Ha labbra spropositatamente carnose, simili a grossi lumaconi, di quelli che vedi in giro dopo la pioggia. Sono viola e piene di vesciche. Quello inferiore sporge decisamente.
Ha un ombra di barba o forse ha solo la faccia molto sporca, comunque le guancia pendule sono velate da una patina nerastra, meno intensa tra un cratere e l'altro (cosa che suggerisce la verità di entrambe le ipotesi).
Gli occhi sono ovviamente porcini, infossati...anzi trincerati, affondati in un affastellarsi di occhiaie e borse, talmente livide da sembrare il risultato di una scazzottata.
Il naso...bhe, al naso deve essere successo qualcosa perchè non c'è. Ci sono solo due fori vagamente triangolari da cui, di tanto in tanto, grumi di muco verdastro rotolano mollemente a insozzare la pelosità melmosa e sconclusionata che forse dovrebbero essere baffi. Vai a saperlo. Non si è mai occupata troppo del suo aspetto.
Di quando in quando biascica imprecazioni e lagnanze, ma i barman sono gente accorta e si fanno i fatti loro. Quanto agli altri avventori, il tanfo che emana dalla sua figura è talmente forte che nessuno le sta mai abbastanza vicina da sentire cosa dica. Di conseguenza, noi si resta con il dubbio.
Meno frequentemente tracanna anche grossi boccali di birra Messina (una birra per soli intenditori) e si abbandona a rutti e peti talmente squassanti che pensi voglia disporre le sue budella in bell’ordine sul bancone o sul pavimento…hai visto mai che un gastroenterologo passi di li e non trovi di meglio da fare che darci un occhio. Invece no…non esce nulla…nulla eccetto l’equivalente, in termini olfattivi, dell’odore di un centinaio di carcasse di gnu lasciate a macerare al sole per almeno quattro giorni buoni, in un canale di scolo colmo di rifiuti liquidi industriali. Non è infrequente che salti fuori qualche tanga semidigerito, brani di gonne o camicette, collant arrotolati e impregnati di succhi gastrici…d'altronde mica si prende sempre la briga di spogliarle prima di ingoiarle ancora vive, scalcianti e tutte intere.
Insomma, un’ottima compagnia.