No per stasera niente da fare, solo il suono della musica bhangra nelle mie orecchie. Maledetto etnicismo asettico monoporzione del cazzo. Sincretismo e resistenza culturale? Uguale o diverso? Uverso, Diguale. Non sono affatto migliore. Se tutto ciò mi rendesse almeno più creativo...
- Cosa si sta facendo tatuare sul polpaccio?
- Una carpa, una carpa giapponese.
- Una carpa giapponese? Come mai?
La risposta scivola fuori, fluida, levigata, l’ha preparata con cura, nulla di troppo creativo, si è concentrato solo sulla brevità dell'intervallo stimolo-risposta, sul tono convincente e convinto, sul sorriso porcellanato.
- Bhe, mi piace moltola Cultura Giapponese , la Filosofia Giapponese , la sento molto...vicina.
Il giornalista fatica a trattenere il suo divertimento. La sua faccia non la vedi, ma glielo senti nella voce che si diverte, che non si aspettava niente di meglio, che lo può inchiodare e guardarlo contorcersi, boccheggiare.
Lo inchioda.
- Che senso hala Carpa nella filosofia Giapponese? Cosa simboleggia?
E quello si contorce e boccheggia.
-Bhe…significa…bhe…
La luce del sorriso porcellanato sembra diventare opaca, tutto intorno il rosso dei capillari che si dilatano.
- Bhe…la filosofia Giapponese è molto complessa, scusami, ma adesso proprio non riesco a concentrarmi…ah, come mi fa male…scusami, ma ora…mi fa troppo male.
Cazzo! Ma certo! Che idea geniale! L’ago del tatuatore che fa dentro e fuori dalla pelle abbronzata fa male! Come fai a concentrarti mentre senti quel dolore tremendo? Come rispondi ad una domanda del genere con quel male tremendo?
- Aaaa…che male…no, no, proprio ora non riesco a risponderti, tu non sai come fa male.
Il giornalista non è ancora abbastanza sazio, ne vuole un altro po’. Il tatuatore sembra un po’ troppo assorto nel suo lavoro, non lo ha più guardato negli occhi dalla figura porpora del tatuando.
Sa troppo di “se non lo guardo non interrogherà proprio me”.
Peccato che non c’è verso: se non lo guardi è proprio te che chiama.
- Vuole chiedere aiuto al signore? Magari lui lo sa…
L’uomo-carpa s’illumina di nuovo. Annuisce e bisogna ammettere che lo dissimula bene il suo sospiro di sollievo. Guarda anche lui in direzione del tatuatore, interrogativo, il quale di rimando prega il dio degli aghi infetti che gli regali quantomeno un’epatite.
- Lei conosce il significato della carpa nella filosofia giapponese?
Il tatuatore fa un sorriso sghembo e imbarazzato. Non lo sa. Certo che non lo sa, cazzo! Per chi lo ha preso, per Confucio? Fa cenno di no con la testa e ripiomba gli occhi sulla coscia abbronzata dell’uomo-carpa.
Ora è la faccia tagliente del giornalista in primo piano, il microfono in mano, un ghigno irridente, annuncia:
- E dall’Expo Tattoo è tutto, la linea allo studio.
- Una carpa, una carpa giapponese.
- Una carpa giapponese? Come mai?
La risposta scivola fuori, fluida, levigata, l’ha preparata con cura, nulla di troppo creativo, si è concentrato solo sulla brevità dell'intervallo stimolo-risposta, sul tono convincente e convinto, sul sorriso porcellanato.
- Bhe, mi piace molto
Il giornalista fatica a trattenere il suo divertimento. La sua faccia non la vedi, ma glielo senti nella voce che si diverte, che non si aspettava niente di meglio, che lo può inchiodare e guardarlo contorcersi, boccheggiare.
Lo inchioda.
- Che senso ha
E quello si contorce e boccheggia.
-Bhe…significa…bhe…
La luce del sorriso porcellanato sembra diventare opaca, tutto intorno il rosso dei capillari che si dilatano.
- Bhe…la filosofia Giapponese è molto complessa, scusami, ma adesso proprio non riesco a concentrarmi…ah, come mi fa male…scusami, ma ora…mi fa troppo male.
Cazzo! Ma certo! Che idea geniale! L’ago del tatuatore che fa dentro e fuori dalla pelle abbronzata fa male! Come fai a concentrarti mentre senti quel dolore tremendo? Come rispondi ad una domanda del genere con quel male tremendo?
- Aaaa…che male…no, no, proprio ora non riesco a risponderti, tu non sai come fa male.
Il giornalista non è ancora abbastanza sazio, ne vuole un altro po’. Il tatuatore sembra un po’ troppo assorto nel suo lavoro, non lo ha più guardato negli occhi dalla figura porpora del tatuando.
Sa troppo di “se non lo guardo non interrogherà proprio me”.
Peccato che non c’è verso: se non lo guardi è proprio te che chiama.
- Vuole chiedere aiuto al signore? Magari lui lo sa…
L’uomo-carpa s’illumina di nuovo. Annuisce e bisogna ammettere che lo dissimula bene il suo sospiro di sollievo. Guarda anche lui in direzione del tatuatore, interrogativo, il quale di rimando prega il dio degli aghi infetti che gli regali quantomeno un’epatite.
- Lei conosce il significato della carpa nella filosofia giapponese?
Il tatuatore fa un sorriso sghembo e imbarazzato. Non lo sa. Certo che non lo sa, cazzo! Per chi lo ha preso, per Confucio? Fa cenno di no con la testa e ripiomba gli occhi sulla coscia abbronzata dell’uomo-carpa.
Ora è la faccia tagliente del giornalista in primo piano, il microfono in mano, un ghigno irridente, annuncia:
- E dall’Expo Tattoo è tutto, la linea allo studio.
5 commenti:
cazzo bravissimo!!!!
l'ho visto anche io e mi sono ribaltato dal ridere!! stupendo l'uomo con le corna sul cazzo e la lingua biforcuta!!!
cmq c'è un'imprecisioone perchè il tatuatore ha cercato di rispondere sostenendo che la carpa poi si trasfoema in un drago o simile.. genio genio!!
marco
Comprendimi Marco, era una versione romanzata.
Come dice mia nonna:
"Basta ca è mùora
puru cu cul'ì fora"
bisognerebbe sempre essere consapevoli di ciò ke ci fa...però è più facile farsi trascinare dalla massa come pecore...per ora va di moda la cultura orientale(cosa ke da un certo punto di vista può essere positivo...quando poi la Cina ci invaderà(o mejo lo farà ufficialmente,visto ke per ora si è limitata a mandare in avanscoperta i piccoli commercianti) magari rispolvereremo le vekkie filosofie nazionaliste...
Fino ad allora io e i miei chakra stiamo bene dove siamo =)
Minuti baci
(dal momento ke bacetti ti risulterebbe troppo zukkeroso e le scorte di spremuta suina in estate scarseggiano)
mi sono persa troppi post. che manju schifosa sono...
cmq ho recuperato. non mi tatuerò mai una carpa davanti ad una giornalista,amo daverlo,in normandia vacci abbestia,scrubs lo vedevo sempre finchè non ho deciso di lasciare medicina per lettere,adesso guardo una mamma per amica (dato che rori vuole fare la giornalista,nelle pause tra un figo e l'altro)
leggerti è sempre un piacere.
(ma quanto è figo quest'uomo gertoloso?)
un bacio
manju
Sai manju che c'è una mia amica che ti adora (adora quello che scrivi) e che se capita ti presento?
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