venerdì, marzo 24, 2006

Quello che (così in un momento) penso


ATTENZIONE! AVVERTIMENTO IMPORTANTE: IL TESTO CHE SEGUE E' LUNGO E PESANTE (TANTO PER CAMBIARE). AVREI VOLUTO CONTENERMI COME NEL POST PRECEDENTE, MA IL TEMA TRATTATO NON ME LO HA PERMESSO. VEDETE VOI SE VI VA DI LEGGERE.

Posto la mia risposta ad una mail dove si denunciava la mutilazione operata dalla "legge islamica" ai danni di un bambino di 4 anni sorpreso a rubare il pane, denuncia alla quale seguivano le considerazioni sull'islam che è facile immaginare.
Preciso che trovo l'atto descritto nella mail terribile, che non sono rimasto certo impassibile davanti alle foto allegate. Ho dovuto fare un significativo sforzo per cercare di superare l'emotività del momento e riflettere sulla cosa seriamente.

Testo mail (presentazione in powerpoint):

Un bambino di 8 anni preso ad un mercato in Iran mentre RUBAVA del Pane ...

...viene punito in nome della legge Islamica.
il suo braccio viene SCHIACCIATO da un’automobile.
Il bimbo ne perderà l’uso definitivamente.
...Religione di Pace, Amore, Predono e Tolleranza... (foto shock seguono)

...e noi spendiamo i NOSTRI soldi pubblici per aiutarli a costruire le loro MOSCHEE nel nostro paese, e ci sentiamo in colpa per aver offeso la loro SENSIBILITA' (poverini !!) con delle VIGNETTE irriverenti...e ci scusiamo quando gli Israeliani (Cattivoni!!) si arrabbiano un po’ troppo quando vengono fatti saltare in aria sui loro autobus...

Risposta:

Fare discorsi del tipo: "è stupido fare di tutta l'erba un fascio" oppure "come ci sono cristiani e cristiani ci sono mussulmani e mussulmani", frase quest'ultima a cui potrebbe venire obbiettato che non ci sono (più) cristiani che fanno cose simili (o meglio che sono molto più bravi a nasconderle), o ancora "i nostri soldi pubblici finanziano le loro moschee nei nostri paesi, mentre molti dei nostri soldi privati (ma non solo privati) hanno finanziato l'istaurarsi, quando ciò era utile, di molti dei terribili regimi di cui ora parliamo con disprezzo", fare discorsi di questo tipo e mille altri simili non serve: ognuno da entrambe le parti (ammesso siano due) sceglie cosa vedere della realtà e sceglie come interpretarlo.

L'esistenza umana è incerta e l'incertezza genera timore...il modo che nei secoli l'uomo ha trovato più appagante per rispondere al timore è stato incarnarlo, creare un nemico ben definito, senza sfumature, "cattivo e basta", crearlo e farlo bersaglio di tutta la paura e l'odio conseguente che l'incertezza gli ha messo in corpo.

Una sola cosa mi piacerebbe sapere dai "paladini della cultura occidentale", esattamente quale cultura state difendendo? Quella delle crociate? A me risulta, forse a torto, che nella nostra cultura ci siano valori come l'importanza della ragione (e dell'agire secondo ragione oltre che secondo istinto e sentimento), come la tolleranza, il rispetto per la vita umana SEMPRE e comunque, la repulsione per la violenza (quantomeno per quella "immotivata", lasciamo poi perdere il sadismo e la crudeltà gratuita).

Difendere la nostra cultura (anche se poi tanto nostra non è mi sembra di capire) non è una cosa banale, semplice come annichilire una minacciosa cultura altra, non lo è affatto se per contrastare quest'ultima usiamo mezzi che negano ciò che difendiamo.

Posso immaginare facilmente critiche come "demagogo del cazzo, ti viene facile parlare mentre quel povero bambino di 4 anni perde l'uso del suo braccio". E' vero, parlare (scrivere) dalla sicurezza di casa mia è facile, ma una domanda: qual'è la magica soluzione a tutto questo? Guerra? Muovere guerra ad ogni singolo paese islamico integralista (che abbia ovviamente un "interesse strategico"), poi a quei paesi moderati che diventassero integralisti per reazione? E poi? Sperare che si instauri...un regime democratico? I fulgidi esempi di come una simile soluzione possa essere praticata ci abbagliano con la loro attualità! Uno stillicidio di morti giornaliere, guerriglia tra diversi gruppi etnici o religiosi o tra loro e le forze di occupazione/pace; governi "democraticamente eletti" rappresentativi forse della sola capitale, sicuramente graditi (o almeno non sgraditi) alle forze occupanti/di pace (il che di per se non è democratico, ma per ora sorvoliamo sui limiti della democrazia), caos e morte nel resto del paese. Magari dobbiamo aspettare (ancora) prima che la cosa funzioni…ma i presupposti mi pare che manchino.

E in tutto questo, che fine ha fatto quel bambino? Sua madre, suo padre, i suoi fratelli e sorelle? Forse non c’è il tempo di schiacciargli il braccio per fare “giustizia”, forse è meglio un esecuzione sommaria da parte di qualche miliziano invasato, di qualche “terrorista”, o magari forse è meglio dargli la morte con una bomba, accidentalmente, solo perché passava di li.

Genia malata! Visto?! Sono violenti, si massacrano tra loro, sono indegni della democrazia che appartiene ad una cultura superiore.

E allora? Soluzione? Qualcuno ha già affrontato un problema simile…qualcuno che è nato nel cuore dell’occidente…la soluzione era quella finale (o definitiva), la genia in questione sarebbe stata annichilita, completamente, nulla, nessuno sarebbe rimasto.

Dov’è finita la “cultura occidentale”? Dov’è finito quel bambino di 4 anni (ovviamente si dovrebbe annichilire anche lui! E’ portatore, più o meno sano, ma comunque portatore dei geni sbagliati, o dell’etnia sbagliata, o della cultura sbagliata)?

Un’ultima breve serie di domande: il regime di Saddam (oltre ad essere stato, il che è arcinoto ma sembra non abbia molto peso, messo in piedi da “noi” occidentali) non era forse un regime laico? La legge del taglione non è…come dire…desueta, vecchiotta, caduta in disuso? Se una persona commette una nefandezza, una mostruosità, questo ci legittima ad agire nello stesso modo contro di lei? Quello che è successo nelle prigioni di Abu Ghraib e Guantanamo era lecito, o forse GIUSTO perché è successo a schifosi criminali? Chi erano quei e quelle giovani che hanno agito in quei luoghi? ma SOPRATTUTTO, perchè cazzo alla maggior parte della gente frega qualcosa, o ancora peggio, perchè la maggior parte della gente sa qualcosa del bambino mutilato dalla legge islamica, o della donna costretta (controvoglia?) a mettersi il burka solo quando il mondo, pardon, "il terrorismo islamico intacca la nostra sicurezza”?

Ovviamente a queste domande ognuno può rispondere come crede (ancora).

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Gert,ancora una volta siamo sulla stessa lunghezza d'onda...è un commento un pò riduttivo,ma non appena riuscirò ad elaborare una risposta organica te ne renderò partecipe =)
un bacio
Cateronza

Gert_dal_pozzo ha detto...

Grazie e benvenuta Cat.

Anonimo ha detto...

che barbari...ha ragione silvio quando dice che sono ancora al medioevo...noi con una spruzzata di fosforo ne bruciamo 100, altro che braccio schiacciato, rubando anche il petrolio e non contenti instaurando regimi di cui ci serviamo dopo per pulire le nostre coscienze...daje non c'è partita....meritiamo di vincere....

Anonimo ha detto...

voi siete pazzi!

Anonimo ha detto...

Differenze tra stato democratico (o almeno così che ci viene presentato, comunque più democratico di quello) e stato non democratico! Controsenso negare la libertà in uno stato democratico! Controsenso esportare con la guerra la democrazia! Disgustoso ricordarsi delle atrocità che vengono ancora svolte in alcuni paesi solo quando ti senti minacciato da loro (perchè prima era un "che me frega a me...io tanto i miei soldi per vivere bene ce li ho, che possano morire ammazzati tutti, finchè non rompono le balle a me e alla mia famiglia!" - discussioni che ogni giorno o quasi affronto in classe)!

Saluti - bel blog...ci sono capitato per caso ma ci ritornerò volentieri!

Anonimo ha detto...

Ciao, vorrei informarti che quella che hai inserito non è una notizia corretta.
Infatti la foto non ritrae l'immane esecuzione di un bambino ladro in Iran, ma anzi, ritrae uno spettacolo di piazza in Brasile, tra l'altro cercando con un motore di ricerca "shariah" si scopre che non è come molti pensano una punizione ma è un altro modo di parlare della legge coranica.
Saluti, Alberto Battista