giovedì, marzo 09, 2006

Auguri


Pare che una manciata di decenni fa, più di un centinaio di lavoratrici tessili siano morte arse nella fabbrica dove lavoravano. La data ed il contesto preciso sono oggetto di discussione.

Si concorda sul fatto che avvenne negli USA, a New York, alcuni dicono nel 1908, altri nel 1911.

Quelli che sostengono la prima versione (la più gettonata in Italia), asseriscono che l’incendio fu doloso, ad opera del datore di lavoro, tale Mr. Johnson, proprietario della Cotton, industria tessile, che appiccò le fiamme per punire le operaie che avevano scioperato contro le condizioni di lavoro inumane alle quali erano sottoposte, dopo averle chiuse dentro lo stabilimento.

Altri parlano invece di un “incidente” (questa sarebbe la versione più accreditata) avvenuto presso lo stabilimento della Triangle Shirtwaist Company, dove circa 146 operaie erano state rinchiuse dai due proprietari, timorosi che rubassero o facessero troppe pause. Quando l’incendiò scoppiò, imprigionate al decimo piano, non ebbero via di scampo.

“Auguri, Buona festa della donna”
“Grazie.”
Sorride felice.
“Guarda, mi hanno regalato la mimosa. Che bella!”
“Sei contenta?”
“Si! Nessuno pensa mai a me.”

Festa o commemorazione?

“Ma secondo te si dovrebbero fare gli auguri?”
Sembra infastidita.
“Non lo so, francamente non lo capisco. Ad alcune fa piacere, ad altre no.”
“E’ una stronzata. Che senso ha fare gli auguri. L’8 marzo serve a ricordare gli abusi e le lotte delle donne. Delle donne, l’otto marzo sono morte bruciate per colpa dei loro datori di lavoro. Cosa c’entra tutto questo con gli auguri? Con la mimosa? Con lo sconto del 50% per la depilazione “in occasione della festa della donna”? Qui siamo in un’università, ci dovrebbe essere gente con un minimo di cultura. Ma come si fa?!”

Il capitalismo (parola tabù, suona proprio male ad usarla in questi termini) divora tutto, anche ciò che spontaneamente gli sarebbe avverso, fagocita ogni cosa, trasforma tutto in business, con il tempo lo priva dei suoi significati, li indebolisce, li perde.

Nella postmodernità tutto è stato già detto, non è della sostanza delle argomentazioni, del senso che veicolano che ci si cura, ma solo della capacità di chi le propina di venderle, della loro “freschezza”, “giovinezza”, del loro essere “accattivanti” e “trendy”.

La capacità critica naturalmente si ottunde, la mente trova la sua atrofia, o meglio divine epilettica, tanto che, proprio i soggetti di una legittima rivendicazione si possono fare complici del permanere dello status quo che li opprime.

15 commenti:

Anonimo ha detto...

non è vero che nella postmodernità è già stato detto tutto..è stato detto tutto quello che c'era da dire sulla postmodernità... ma se uno è un po' futurista.... scopre tante cose nuove.
questa cosa non ha assolutamente nessun senso, ne serio, ne idiota,ne con l'accento mi raccomando,ma,sarebbe il caso che la piantassi di mettere virgole,ma, dicevo,rispetto a ciò che mi era venuto in mente di scrivere... Bruno tu non c'entravi è che c'ho un po' i cazzi miei, oddio i cazzi non lo so, ma uno ce l'ho di sicuro.Ciao

Gert_dal_pozzo ha detto...

Sono perfettamente d'accordo. Non è stato già detto tutto, ma questo è quello che in molti pensano, la sensazione che in molti hanno, di conseguenza, come insegna il costruzionismo sociale, è questa la verità con cui spesso si devono fare i conti. Se sei tu Liz, non preoccuparti, so che non l'avevi con me. Mi ha fatto piacere parlare con te, come sempre daltronde, mi hai dato modo di ragionare in modo più sensato su qualcosa che già mi dava da pensare. Quanto scritto è, oltre al resto, un attestato della stima che ho nei tuoi confronti e non un segno di rimorso.

Detto questo magari mi sono sbagliato. Non ti sei firmata/o quindi magari non ho capito bene chi sei...spero che se ho errato mi correggerai.

Anonimo ha detto...

sì, è vero, capitalismo cannibale di devianze, è frustrante vedere come tutto torna all'ovile, ne scrissi una tesina con giasanti (26 poi 27 con implorazioni).
la soluzione? mah, sovvertire tutto sembrava una bella idea ma a larga scala non funziona, qualcuno ha qualche idea?

Gert_dal_pozzo ha detto...

Secondo Michel Foucault, molto postmoderno e antipositivista al massimo livello, non possiamo mai pervenire ad alcun miglioramento, ma solo passare da un "discorso dominante" ad un'altro, da una data ideologia che sostiene e riproduce una certa distribuzione del potere, e quindi che avvantaggia una certa elite, all'altra. Il massimo che può fare lo scienziato sociale è rendere palesi ed esplicite le motivazioni e gli interessi e le motivazioni sottesi ad ogni discorso dominante sulla realtà (e ad ogni discorso in generale), segnalare chi se ne avvantaggia e chi ne subisce. Scopo? Incrementare la consapevolezza dei soggetti, perchè ai discorsi dominanti, alle norme sociali di comportamento, noi ci conformiamo senza pensare, come facciamo quando parliamo in una certa lingua senza pensare alle regole grammaticali che applichiamo. La consapevolezza è la base della libera scelta, condizione necessaria ma non sufficiente forse, ma incrementare la consapevolezza di ognuno, provarci almeno, è l'unica cosa che si può fare.

Ovviamente in questo discorso ci sono una gran quantità di limiti, non ultimo quello che nemmeno lo scienziato sociale può produrre verità, ma solo discorsi su essa. Ogni pensiero umano trova limite in se stesso, quello di Foucault non fa eccezione. Pensare gli scienziati sociali come disinteressati donatori di consapevolezza è un azzardo significativo.

Gert_dal_pozzo ha detto...

Ho scoperto che l'anonima/o non era chi pensavo...sono discretamente curioso...chi sei????

Anonimo ha detto...

a) che bello, su questi blog è pieno di anonimi che fanno incursioni, ce n'è uno anche in quello di gabri
b) il problema non è aumentare la consapevolezza, perchè poi uno lo sa e se ne sbatte, o no? ma via, non è il giorno adatto a fare codesti discorsi...

Gert_dal_pozzo ha detto...

a) Credo si tratti di Angelo. Ciao Angelo.

b) Si, non è giorno per fare di questi discorsi, anche perchè il relativismo se li ingoia e si perde anceh il senso originario (ho dovuto riscrivere tre volte la parola senso, continuavo a scriverla sbagliata).

Anonimo ha detto...

ma io non è che voglio restare anonimo, semplicemente mi dimentico di firmare!
cmq quello del blog di gabry vorrei conoscerlo anche io!

Anonimo ha detto...

soluzione hai vostri problemi.. un negev commando a testa e via al divertimento cosmico!!!

perchè sovvertire qualcosa se puoi eliminarla?!?

marco

Anonimo ha detto...

MAURIZIO MONTEFORTE SI E' LAUREATO IERI!!!!! GLI CONFERIRANNO 'A LAUREA IL 30 MARZO ALLE 9.30 DOBBIAMO ESSERCI, CAZZO! W LA PATERNITA' FANCULO LA RUSPINI

Anonimo ha detto...

anch'io stasera ho avuto il mio faccia a faccia con un ex collega che mi parla sempre di nn cadere nel rischio di una dittatura di pensiero e poi io probabilmente sarò per lui già candidabile per l'inferno!AAARGH!
gert nn sai che gastrite!!!
uff..

assurùr

Anonimo ha detto...

...e a proposito di festa della donna...per festeggiare al meglio...ieri sera quel coglione ci viene a dire che "le donne-spose" devono stare a casa a fare la calzetta!! di certo la Lario in questi anni a casa non c'è stata mai, brutto cornutone!!

Anonimo ha detto...

Gert_dal_pozzo (senza password)

Che bello. Io entro in catalessi e voi postate...che bello (forse dovrei stare zitto più spesso, come sostiene qualcuno).

Mi dispiace per la tua gaia gastrite assu, sarà mica l'untuoso coglione che sbaglia pure telecamera e che difficilmente trova argomenti migliori di "comunisti!" ad avertela fatta venire?

Benvenuta Nera...occhio che viene anche a te la gastrite. Se quello stronzo dice certe cose (e vince), significa che a non tutte da poi così fastidio sentirle, il problema sta a monte.

Marco, i tuoi commandos del deserto hanno la mia piena approvazione, anche se forse non ci sarà bisogno di scatenare la loro esperienza militare. E con le ballerine? Che hai combinato? Rancidone malefico?

W:W:W MAURIZIO MONTEFORTE DOTTORE!!!!!!!!!!!!!!!!!!

"Brù, ma quindi mi iscrivi alla comunitiii di socio...com'è? Sociodromo? Dai che organiziamo una festa!"

Anonimo ha detto...

...hmm...
niente gastrite! non ne vale la pena! anche se la realtà dei fatti prova che l'ignoranza regna sovrana, io sono e resto una persona speranzosa.
una cosa: pardon per aver fatto un ingresso poco elegante nel tuo blog, ma parlando di festa della donna...mi è venuto in mente che se li lasciamo fare quelli, alle donne, la festa gliela fanno loro!!che scocciatura!!

Gert_dal_pozzo ha detto...

Non hai nulla da farti perdonare nera. Una sola cosa...mi aiuti a capire chi sei? Pensavo di averlo capito, ma mi sbagliavo.