lunedì, ottobre 08, 2007

Piccole, stupide, rapide riflessioni sulla morale


- Locandina del film "In questo mondo libero" di Ken Loach, la visione del quale è stata l'incipit per discussioni e riflessioni del tenore di quanto scritto a seguire -

La differenza tra teoria e pratica.

La differenza tra valore, atteggiamento e comportamento.

La coerenza tra idee e azioni e la moderazione.

Temi di rilevante importanza.

Il fatto che non sempre il nostro agire è perfettamente all'altezza dei nostri valori, il fatto che a volte sacrifichiamo parte della nostra "rettitudine" al pragmatismo e alla concretezza, il fatto che mediamo tra quello che "deve essere" e quello che "può essere", tra ciò che ci piace e ciò che riteniamo giusto...rende meno degne le nostre convinzioni, la nostra etica, la nostra morale?

Non credo, in fondo i valori sono qualcosa a cui tendere, rispetto ai quali orientarci, ma ci sono diversi ordini e tipi di valori che coesistono in ognuno di noi (tranne forse le eccezioni degli estremisti, ma anche in quel caso si potrebbe discutere). Ogni valore ha una sua rilevanza specifica, ognuno partecipa a costituire la nostra identità. Ed è proprio di questa fitta rete di riferimenti (oltre che ad elementi di altra natura) che teniamo conto nell'agire e non ad uno solo tra essi (anche se uno può essere dominante rispetto ad altri in una specifica situazione).

Riflettere sull'incoerenza che può esserci tra il modo in cui ci comportiamo ed i valori che affermiamo/vogliamo/crediamo di seguire, può portarci a rivedere i nostri comportamenti o ad essere più critici nel definire le modalità con cui pensiamo di realizzare i valori stessi, ma non necessariamente (e anzi, molto difficilmente) ci porterà ad abbandonare questi ultimi del tutto, presi da cinismo totale o ad assumerne alcuni in modo fanatico come dogmi assoluti che non ammettono alcun ti pò di eccezioni, limitazioni o adattamenti nella loro concretizzazione.

Siamo esseri umani, quindi fallibili, e i valori sono riferimenti astratti...commettere un errore o, semplicemente, mediare tra più valori o tra valori ed esigenze pratiche, non priva di per sé il valore del suo significato.

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