martedì, settembre 25, 2007

SPIME...



Possiamo digerire molto più di quanto assimiliamo, percepire molto più di quanto interpretiamo e questo può essere la via della sostenibilità, dell'adattabilità, la risposta all'incertezza.

SPIME, informazioni sostanziate, oggetti che "ricordano" e "comunicano" l'uso che ne facciamo, mari di informazioni raccolte "irrazionalmente", prima di sapere se e come ci serviranno, come un brainstorming totale che produce idee innumerevoli tra le quali alcune, la minoranza, risultano vincenti. Ogni singolo prodotto come un esperimento di esistenza, come una piccola "metastoria" che compone una "società sincronica".

Il nuovo valore, la nuova etica: il tempo e le possibilità, ogni valutazione va calibrata su quante possibilità, potenzialità ci apre una scelta da qui verso il futuro. Tutto ciò che riduce le nostre possibilità, la nostra adattabilità, la nostra capacità di rispondere all'imprevisto-imprevedibile è da ritenersi deviante e va scartata.

Basta errori epocali, abnormi, irreversibili. Più microerrori e più riflessione e messa a frutto dell'esperienza ricavata, maggiore adattività all'accidente, all'inimmaginabile secondo la logica dell'accumulazione di informazioni senza pretesa di uso razionale noto a priori, della rapidità di elaborazione di ogni nuovo problema e di ricerca dela soluzione entro il campo informativo noto piuttosto che da elaborare.

Tutto questo mi deriva dalla lettura preliminare di un interessante saggio di Bruce Sterling, "La forma del futuro", scrittore di fantascienza da me assai apprezzato che immagina qui il futuro a partire dagli oggetti, dalle loro caratteristiche e dalla loro natura. A volte mi sembra delirante, altre mi fanno paura le immagini che evoca, salvo poi trovarle molto affascinanti. Mi sta prendendo molto, inoltre ho scoperto che Sterling cura la rubrica "Beyond the Beyond" sul blog Wired ed è proprio da li che viene il video musicale a corredo del post.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Ci era arrivato Jung qualche annetto fa, ciò non toglie che di certo Gibson, Sterling e in misura minore Raf "Valvola" Scelsi (si Marco, proprio quello della Festa dell'Unità!) siano dei mostri, dei visionari, come tutti i profeti. Di nuovo, il buon Tuc qui ne sa certo più di chiunque di noi, e lo invito a prendere parola, saprebbe spiegarci molto meglio tutto questo, che a me, un cialtrone totale, fa venire in mente una sorta di giusto darwinismo delle idee. Che già di per sè, è da sempre in atto: però come si dice poco dopo, si tratta di profeti piccoli. Di messia digitali, binari, compressi, zippati. Secondo voi quante persone hanno letto "Aidoru" in Italia? Diecimila? A essere ottimisti. O a voler essere generosi, quanti avranno letto qualcosa di Dick, o Ballard, o che so, Matheson? Poche migliaia. E' sempre bene ricordare che siamo circa sessanta milioni. La fine degli errori epocali, abnormi, per una mole immensa di microsbagli, di tragedie lillipuziane, di cazzate in ambito micro piuttosto che macro, è una disgrazia enorme, perchè, per come la vedo, frammenta l'immaginario. Che va in frantumi, peggio di quella porta a vetri che mi era caduta quando stavo imbiancando casa. La società è sincronica, non è neanche il caso di dirlo e dimostrarlo, ( Chiosa: vorrei essere un ormai ex teenage millionaire per mettermi a studiare psicologia ) come dimostra l'incontro con il buon P.M. poco fa in metro.

g.

Anonimo ha detto...

ahahahahahahah c'ho delle spime nel piede!!!!!!!!!
W BARILOTTO!!!!

Anonimo ha detto...

Ciao a tutte le belle donne che hanno bisogno di amore,dolcezza,e molta passione. Non cerco avventure a me piacciono in particolare signore mature belle ma anche ragazze da conoscerci ed eventuale tanto sesso,ma molti preliminari sono bello romantico e molto dolce,meridionale abbronzato moro labbre carnose alto 176 x 76. Non voglio soldi sono molto serio e max pulizia e riservatezza,lavoro con una divisa .Posso spostarmi E-mail davidnight_1969@libero.it Zona Como età 38 anni. Chi ha provato è ritornata...

Arianna ha detto...

grazie angelo

Arianna ha detto...

ah, bru,
passa e fammi sapere se ti piace la strega.


tratto pen e caffè
non finita


un bacio dalla mia nuova beata dimora


ps:bravo micheleeeeeeeeeeeeee


ps2:meno droga per tutti


ps3:perchè non si possono ciucciare le palle al bello di turno?


ciao tuc ,spero di rivederti presto


scusa bru, so che non è una bacheca...ma per una volta...



amanda_tinulla from the bottom of the lenzuola

Anonimo ha detto...

Ciao Bbru, che fai? Come si svolge la tua vita? Qui è il solito bordello, mai tranquillo. Odio gli avvocati, anche quando sono dalla mia parte. Ho sempre la sensazione che mi stiano inculando, e mi perdoni se c'è qualcuno con parenti e genitori e dintorni principi del foro. Odio dover dare del lei, pensare prima di parlare, soppesare ogni singola parola. Odio poter fumare nello studio. Odio le segretarie dei commercialisti, i "Si accomodi" e gli "Arrivederci". Alle nove non sono mai in studio. Paraculi. Odio chi si azzarda a chiamarmi "Dottore" - succede, succederà anche a voi: anzi non vi è ancora capitato? - e più di tutto non sopporto il traffico per arrivare alla Milano-Bologna.
Ovviamente tengo tutto per me perchè sono un vigliacco.
Ciao uomo,
g.

Gert_dal_pozzo ha detto...

Ciao g.

a me la vita va strana, con un gran numero di sensazioni che non capisco e quello spleen tipicamente autunnale che mai, prima di quest'anno, era arrivato così puntuale. Intendiamoci, non è che le cose mi vadano male, anzi, per certi versi si può dire proprio il contrario, ma se a volte capita di essere felici senza motivo, può capitare pure il contrario, che in questo caso non è l'essere esattamente tristi, ma solo pensierosi e malinconici.

Per il resto, so che (spero/temo) a breve odierò anche io quelle categorie di persone e, credo, a parte evitarle ogniqualvolta mi sarà possibile, terrò il mio odio per me. Ultimamente mi viene fin troppo facile odiare le persone che "trovo sulla mia strada" (vedi calloni e vicari) e la cosa mi preoccupa.

Rispetto alla vigliaccheria, la Calloni, che assecondavo in quanto pazza che volevo scrollarmi di dosso a tutti i costi, mi ha accusato di non aver coraggio di dire la mia opinione e mi ha raccontato di quando Habermas, il grande Habermas, spinse una giovine ragazzina italiana a "dare una sua opinione" e smettere di "citare come siamo abituati a fare noi italiani". Ho pensato spesso di essere un pò codardo, anche se ultimamente credo di esserlo di meno, nelle cose che contano e in quelle che non contano spero che più che di codardia si tratti di "saggezza".

Comunque...saluti a te buon g.