E' tanto che non scrivo...davvero tanto...
Sono stato in sospeso. Sono stato in attesa.
Adesso corro.
E' il prossimo livello, reset e via. Non è che parti da zero, per continuare la metafora videoludica, ho con me un pò di equipaggiamento accumulato ai livelli precedenti, ma non ho routine. Ci sono nuovi schemi d'azione da costruire, nuovi modi di risolvere le situazioni, ma a questo livello ci sono arrivato, quindi non devo essere del tutto sprovveduto.
Spaventa ed eccita...
Si profilano possibilità nuove, nuove realizzazioni, ma anche nuovi compromessi, "lezioni" da imparare, affiancate a quelle che non ho ancora imparato ma che rincorro da un pò.
Tutti hanno un blog. Ognuno scrive le sue cazzate e si fa leggere da qualche amico particolarmente affine e/o misericordioso (circa una trentina). Un sacco di voci e poche orecchie. Tantissime verità e altrettante presunzioni.
Sconfortante sentirsi tra questi visto come si parla del fenomeno. Difficile capire fin dove è l'ennesima riproposizione di "si stava meglio prima" e dove invece è una critica contestuale e sensata.
Dunque il silenzio...temporaneo...anche perchè mi dovevo/devo rieditare.
Ora, non azzardandomi ad emulare il buon (qualcuno ci metterà il TM prima o poi su "il buon") g. che ha spremuto questa forma di comunicazione a dovere, lasciandola per altre forme più vitali al momento giusto, scrivo di nuovo.
Ho deciso di fottermene delle mie paranoie rispetto alla dimensione globale del fenomeno e alle sue implicazioni. Ogni tanto mi piace scrivermi, mi aiuta, mi rilassa, quindi, ignrantemente, stolidamente e superficialmente scrivo...di nuovo...non so per quanto.
Sono stato in sospeso. Sono stato in attesa.
Adesso corro.
E' il prossimo livello, reset e via. Non è che parti da zero, per continuare la metafora videoludica, ho con me un pò di equipaggiamento accumulato ai livelli precedenti, ma non ho routine. Ci sono nuovi schemi d'azione da costruire, nuovi modi di risolvere le situazioni, ma a questo livello ci sono arrivato, quindi non devo essere del tutto sprovveduto.
Spaventa ed eccita...
Si profilano possibilità nuove, nuove realizzazioni, ma anche nuovi compromessi, "lezioni" da imparare, affiancate a quelle che non ho ancora imparato ma che rincorro da un pò.
Tutti hanno un blog. Ognuno scrive le sue cazzate e si fa leggere da qualche amico particolarmente affine e/o misericordioso (circa una trentina). Un sacco di voci e poche orecchie. Tantissime verità e altrettante presunzioni.
Sconfortante sentirsi tra questi visto come si parla del fenomeno. Difficile capire fin dove è l'ennesima riproposizione di "si stava meglio prima" e dove invece è una critica contestuale e sensata.
Dunque il silenzio...temporaneo...anche perchè mi dovevo/devo rieditare.
Ora, non azzardandomi ad emulare il buon (qualcuno ci metterà il TM prima o poi su "il buon") g. che ha spremuto questa forma di comunicazione a dovere, lasciandola per altre forme più vitali al momento giusto, scrivo di nuovo.
Ho deciso di fottermene delle mie paranoie rispetto alla dimensione globale del fenomeno e alle sue implicazioni. Ogni tanto mi piace scrivermi, mi aiuta, mi rilassa, quindi, ignrantemente, stolidamente e superficialmente scrivo...di nuovo...non so per quanto.
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