Fin dalla prima volta che sono venuto a contatto con questa storia qualcosa mi puzzava, non era possibile che tutto fosse così infantilmente ridicolo, così ingenuamente adatto ad uno scandalo.
In televisione, esponenti di questa o quella fazione politica che deploravano l'atto liberticida secondo il copione standard (a qualcuno stava stretto, ma doveva mandar giù) e rappresentanti della chiesa che, molto pacatamente, stigmatizzavano il tutto, dandomi però (e sono sicuro che dipenda dalla mia malafede) l'impressione di essere più soddisfatti che infastiditi o rammaricati.
Il top erano le interviste ai professori ed agli studenti attuatori della protesta, mi ricordavano lo "splendido" programma "secondo voi" dell'eccelso Del Debbio: in quello che dicevano, tutti quelli di cui sono riuscito ad ascoltare interviste, non si ravvisava alcun senso.
Se fossi stato, che so, un forzista, probabilmente non me ne sarei sorpreso, "porci comunisti" e avrei lasciato li. Ma non è andata così. Mi sono chiesto: è possibile che queste persone non abbiano idee più complesse di "dagli al prete" o "okkupare è bello"? E' possibile che abbiano fatto quello che hanno fatto senza uno straccio di senso, senza la capacità di dare voce alle proprie motivazioni? Professori e studenti universitari? Potevano pure dire cose non condivisibili, potevano portare avanti idee che non avrei approvato in parte o del tutto, invece niente, sembrava che una cosa del genere fosse stata fatta senza alcun motivo concreto.
Durante i servizi non si entrava mai in profondità, le parole degli autori erano presentate in flash frammentari e sembravano spesso assurde rispetto alle domande postegli dai giornalisti. Eppure qualcosa di ragionevole filtrava nebuloso in tutto questo guazzabuglio. No, mi puzzava troppo. Poi ci ho pensato e ho pensato alla qualità attuale della gran maggioranza della stampa italiana e i sospetti sono fioriti rigogliosi.
Meraviglie del montaggio e non solo.
Non è la prima volta che ho l'impressione che le notizie adombrino o dimentichino i fatti. Già da molto tempo mi capita di innervosirmi guardando il telegiornale quando, all'inizio di un servizio colgo il senso di scandalo o di tragedia, ma alla fine non ho assolutamente capito le dinamiche di ciò che è avvenuto o ne ho esclusivamente un'idea assai vaga. E tutto questo senza nemmeno bisogno di entrare nel merito della questione (che vorrei tanto conoscere meglio).
Comunque, riporto di seguito il testo di una mail che mi è giunta poco fa, se vi va leggetela e poi fate voi come meglio credete...
"Cari amici,
alla pagina
http://www.petitiononline.com/386864c0/petition.htmlsi puo` sottoscrivere una lettera di solidarietà ai firmatari
dell'appello relativo alla partecipazione del papa
all'inaugurazione dell'anno accademico della sapienza. Riporto il
testo in calce.
Vi prego, se siete favorevoli, di far girare l'informazione.
Gherardo Piacitelli
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Testo della lettera
To: Presidente della Repubblica Italiana Napolitano, Rettore della
Sapienza Guarino
Esprimiamo la nostra piena solidarietà e la nostra gratitudine ai
docenti firmatari dell'appello affinché la partecipazione di Papa
Benedetto XVI all'inaugurazione dell'anno accademico venisse
annullata.
Apprezziamo la sensibilità del Papa per aver declinato l'invito;
non altrettanto si puo` dire del Rettore Renato Guarini, che si è
mostrato inadatto al ruolo che ricopre, incapace di tutelare la
laicità dell'Università e il dialogo universale. Inadempiente alle
sue responsabilità di garante, ha posto i firmatari del suddetto
appello nella scomoda posizione di dover supplire ai compiti di
garanzia che gli sarebbero stati propri e determinato una
spiacevolissima situazione.
Siamo inoltre stupiti ed amareggiati per la superficialità con cui
esponenti politici e istituzionali di primo piano, tra cui
dispiace in particolar modo dover annoverare il Presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano e il Ministro dell'Università Fabio
Mussi, si sono uniti al linciaggio morale cui i firmatari
dell'appello sono stati e sono tuttora sottoposti.
Infine, ci dichiariamo esterrefatti dalla devastante
superficialità ed incompetenza di gran parte della stampa, che si
è lanciata alla ricerca dello scoop nel migliore dei casi, o della
strumentalizzazione politica nel piu` frequente. In particolare, è
stato completamente stravolto il significato dell'appello, non
certo inteso a tacitare una voce e a impedire il dialogo e il
confronto, ma a tutelare il profondo significato storico e morale
dell'inaugurazione dell'anno accademico, la piu` solenne cerimonia
accademica, nella quale l'università celebra la libertà del sapere
universale, idealmente libera da qualunque condizionamento e
patronato."