lunedì, giugno 11, 2007

Alien/idem

“Veramente strano...”

Disse l'alieno.

“Occasionalmente mi faccio di beat, occasionalmente però, mai con troppa assiduità o regolarità: la straniazione è il mio pane, la straniazione è il mio pene”

Rosso l'alieno...rosso, il colore della passione, della rabbia, della vita.

“Rosso è il sangue. Il sangue scorre sotto la pelle. La vita scorre sotto la pelle”

“La certezza non è mai più che un istante, ma gli istanti possono dilatarsi...si dilatano si, ma mai all'infinito”

“La vita è ordine, la vita è caos. Il cambiamento e la stasi copulano allegri, fottendosene della limitatezza nel concepire di chi li guarda, copulano e figliano vita, esistenza. Stremati sognano il possibile dopo aver generato il reale”

Ancora si interroga l'alieno mentre avanza per vicoli brulicanti, scuri e bui, illuminati da infiniti mozziconi ardenti, da infiniti occhi lucenti.

"E' umido..."

Nota l'alieno...e avanza.

I corpi sono avviluppati e sporchi, unti mentre scivolano l'uno sull'altro.

"C'è dolore e sofferenza..."

Dice,

"C'è godimento e desiderio..."

Scende scale larghe e tortuose, un budello nel ventre di palazzi altissimi, grigi, fatiscenti e gravi di muschi. La luce è molto più alta, nebulosa.

In quelle profondità i corpi sono molteplici, in ogni angolo e anfratto, abbandonati su ogni gradino, adagiati contro muri di mattoni sbrecciati.

Si muovono i corpi, ora sincopati, ora sinuosi, l'uno sull'altro e tra loro. Cala l'alieno in quei visceri urbani. Distinto si sente il suono…il beat…le pareti vibrano...ogni cavità di quei corpi è cassa di risonanza per quella vibrazione profonda.

Ora batte anche dentro l’alieno.

Un’alta arcata, appuntita e stretta alla fine di quella scala. Oltre la soglia il buio e totale, ma si sente frescura, un fluire liquido, uno sgorgare, un odore penetrante che gli sommuove i visceri, ma è profumo, solo molto più interno e carnale.

Varca la soglia l’alieno e sparisce nel suono, sparisce nell’odore, sparisce nel contatto e nel calore, nell’oscurità umida…e non è più alieno.

1 commento:

Arianna ha detto...

Di chi è l'alieno rosso?
Chi ha costruito la fatiscenza?
Chi ha pisciato dentro il buco così bene?
Non me la conti giusta bru, stai raggiungendo una perniciosa perfezione.Padroneggiare così bene questo postribolico mondo assordante che in realtà è così all'ascolto di sè che non ha bisogno di sentirsi è...meraviglioso.


Adoro sfogare la violenza, mi piace di conseguenza chi lo fà.
Tu osservi i pezzi del puzzle Bruno che si congiungono in scenari non futuristici, bensì di un presente cyborg sporco dentro al qualre si gode a sgrofolarcisi.


Tutte le definizioni che fà l'alieno sono tentativi di fuga da tutta la ricchezza complessa che possiede.


In quella città industriale.che può essere costituita anche solo da un palazzo-ci sono stata anch'io.Mi faccio massacrare...ma questa è un' altra storia.


Le definizioni dell' alieno anarco-critico sono tentativi di distacco ufficiali e ufficiosi mostramenti del postribolo aurifero interiore, benchè malcelato da muschio rancido...pitturato come tale.



E' tutto così vivo lì dentro Brun, grazie, grazie perchè è di una bellezza così pericolosa e sincera che si può vedere solo a occhi aperti dentro.



Ps:guarda che gli alieni con i tubi e sexy sono appannaggio mio.
Ps2:Ammettilo.E non quello che ho scritto al primo ps.
Ps3:L'ho visto tutto.Quando una storia insieme?dovremmo iniziare con un'illostrazione.Anzi sparami una bella storia spazialfetisc, con tanto sesso però eh, sporco e violento obv, in attesa della sua venuta.Così vediamo di nascosto l'effetto che fa:l'annosa questione del sesso female-male.MALE.




Ps4:Grazie per l' "amandorla", da cui si ricava la bevanda del mio pilota-bracchetto preferito.




Your adorating sexy-rancid-latex alien Amanda.