sabato, febbraio 25, 2006

O.D.F.


Non riesco proprio a credere che non ci sia un senso.

Anche quando gli eventi mi portano a pensarlo, supporlo, lo faccio sempre credendo che dovrebbe esserci.

C’è una foto che, per quanto ricordi un tempo lontanissimo (sebbene forse in termini strettamente cronologici non lo sia), non riesco a guardare.

Ritrae una persona, il suo viso sorridente, sorriso di cui raramente ho goduto.

Ritrae il suo sguardo, uno sguardo che, oggi come prima d’oggi, non riesco a sostenere.

Eppure…eppure ciò che ho fatto ha un motivo, un senso. Eppure sono convinto che non avrei potuto fare altro, benché potessi desiderare un epilogo migliore (sapendolo improbabile).

Quando agii, nonostante il dispiacere per la piega che presero le cose, non potei che sentirmi liberato, più leggero: avevo ucciso un sogno ormai sterile, un desiderio capriccioso che mi faceva patire e mi faceva essere peggiore, e lo avevo scambiato per un pragmatismo che prometteva rinnovamento.

Non sono mai stato troppo sicuro delle mie scelte, ma quando ho dovuto compierle le ho compiute, pronto ad accettare il peggio con una sorta di fatalismo, quasi fiducioso, speranzoso che il peggio arrivasse. Il peggio, d'altronde, non può peggiorare.

Mentre questi ultimi anni mi insegnano, capisco, con grosso ritardo, che una vita non può essere vissuta in questo modo se non si vuole finire per odiarsi…ma ancora non elaboro un’alternativa e languo nel peggio di ieri che torna a molestare il mio oggi.

E lei mi guarda, tratta da un cassetto ingombro e dimenticato nella convinzione, dovuta dalla lunga assenza del confronto, che avrei saputo guardarla come si guarda un ricordo, mentre invece quello sguardo è ancora più forte della mia volontà, del mio distacco, reso oggettivo dal tempo passato, dalla differenza di vite vissute.

Lei mi guarda ed io distolgo lo sguardo, senza sapere perché, senza riuscire nemmeno a riporla di nuovo nell’ingombro cassetto.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

martedi.. ed Ancora sia!!!!

aperitivo dalle 18 alle 20.. dove lo sapete.. e il resto è noia..

marco

Anonimo ha detto...

bruno, mi iscrivi al sociodromo?? dai dai dai non fare il culello!

Gert_dal_pozzo ha detto...

Gio, che cosa ti iscrivo a fare a sociodromo?! E' una mailinglist di servizio, ci girano solo info sulla didattica o per organizzare lo studio collettivo.

Anonimo ha detto...

bruno..

scusa ma il titolo del post..

cioè..

ma O.D.F...

esattamente..

cosa vuol dire??

no perchè ci pensavo..

anche in relazione al testo..

la soluzione potrebbe essere una..

ma mi sembra troppo scurrile per te..

ti prego sciogli la mia ansia..

grazie..

marco

Anonimo ha detto...

Ora Di Finirla...

assurùr

Gert_dal_pozzo ha detto...

Diciamo che si tratta di un acronimo con cui indicavamo il posto dove ci si incontrava io, lei e altri amici.
C'è un obelisco in centro a Bergamo, in mezzo ad una piazza e loro lo avevano chiamato Obelisco Delle Fate, da cui ODF.

Per la cronaca...magari a vederci così di rado te ne sei dimenticato, ma niente è troppo scurrile per me...anche se in effetti qui mi modero parecchio :)