martedì, maggio 03, 2011

Una ragazza spigliata...




FRAMMENTO A003 - PSICOSONDA ALPHA - SOGGETTO I-PA-96

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Tabacco Kalassiano. Costa un occhio ed ha impiegato mesi ad arrivare, ma ne vale la pena, non puoi trovare di meglio per una bella fumata riflessiva.

Quello che potevi trovare era un momento migliore. Talia entra nel locale proprio mentre stai accendendo, Lucash la saluta rispettosamente e lei lo ignora. Prende le scale per il ballatoio e con quattro falcate è li, davanti alla tua scrivania e ti fissa.

- Mi chiedo per quale fottuto motivo devi essere sempre così… approssimativa.

- Ciao Tali, accomodati, gradisci qualcosa da bere?

- Non dico che non devi portare avanti i tuoi affari… ma per l’Imperatore e la Matriarca sua Sposa! Cerca almeno di tenere un basso profilo!

- Tengo sempre un basso profilo.

- Non mi sembra che organizzare un rave nell’impianto dismesso della stanza 116 e vendere psicotropi ricreativi extramondo possa essere considerato “tenere un basso profilo”.

- Questione di punti di vista. Ho solo fidelizzato la clientela.

- La clientela dovresti anche selezionarla. Comunque sono venuta a dirti che sei urgentemente richiesta presso l’Ufficio di Presidenza… e questa è una convocazione ufficiale. Spero che tu riesca a cavartela anche stavolta. Ringrazia la Madre…

- …Perdona la figlia.

[…]

L’edificio che ospita gli Uffici Commerciali del Settore Aspis si trova nella Stanza 416, Testa dell’Aspide. È alto al punto che connette pavimento e soffitto e ampio tanto che i suoi quartieri abbracciano l’intero volume della stanza.

Dall’identificazione ai cancelli perimetrali all’arrivo presso la segreteria dell’Ufficio di Presidenza passa solamente un’ora e mezzo. L’urgenza della convocazione comincia ad essere preoccupantemente manifesta.

Stai pensando intensamente alla sigaretta già arrotolata nella tasca superiore interna della giacca. Tabacco aromatico di Piscina IX, una delizia, ti scivola in gola carezzevole, ti sale al cervello tranquillizzante. Niente di meglio.

L’altissimo portale a doppia anta di nero lego-cristallo si apre scorrendo su guide ben lubrificate e la figura esile della Prodomina Valliris appare, incorniciata nel rettangolo luminoso dell’uscio. Davvero una bella donna, non c’è che dire. Certo, ti devono piacere gli impianti a vista, ma l’ocularis machina, il cogitator gratia, la manus scribendi e gli altri incrementi cibernetici erano stati rifiniti, nella loro estetica, da Selleria de Az, sicuramente la più abile bioscultrice in tutti i territori della Casa Esher, probabilmente in tutta Necromunda, sistema solare compreso.

- Mia cara, ben arrivata. Inutile dirti che avrei preferito vederti in circostanze diverse.

- Mia Signora.

Ti inchini rispettosamente. Nella scala gerarchica del settore, la Prodomina è formalmente la seconda, di fatto c’è chi dice che la sua influenza sulla Domina Mater Galena Zigler, Amministratrice Delegata delle Industrie Aspis e Prefetto dell’omonimo settore, sia divenuta tale che, di fatto, ne occupi il vertice.

- La Domina Mater ti riceverà a breve. Ti consiglio, figlia mia, di tenere un basso profilo, di essere rispettosa e remissiva, soprattutto concentrata e attenta, in modo che tu possa imparare il più possibile dai tuoi errori, senza patire eccessivamente.

- Umm è la seconda volta che mi danno questo consiglio oggi…

- Cosa?

- Nulla mia Signora, nulla, perdonatemi mi capita spesso di ragionare ad alta voce.

- Comprendo. Parimenti…

Un assistente in livrea si avvicina, si inchina e mormora qualcosa all’orecchio della Prodomina, sporgendo appena il busto in avanti. Un maschio Esher. Vista la mansione che gli era stata assegnata, era stato scelto per il bell’aspetto e probabilmente le sue facoltà mentali, a differenza di quelle della maggior parte dei rappresentanti del suo sesso entro la Casa, si elevavano al di sopra di quelle di un’ameba e forse anche di un gigaratto. Sicuramente, però, non si distingueva dagli altri per costituzione, resistenza fisica e longevità.

- Figlia, la Mater Domina è pronta per riceverti, entra pure.

Un gesto rapido con la mano ed una sezione della parete scivola di lato con un soffio appena percettibile, oltre l’ufficio della Domina.

Muovi un passo all’interno e la luce ti abbacina. Proviene da tutte le direzioni è diffusa e bianchissima. Gli occhi si abituano e ti rendi conto che la luce è prodotta da ampi pannelli sulle pareti e sul soffitto altissimo. La stanza ha forma ellittica ed è molto ampia, l’asse maggiore misurerà approssimativamente trenta metri, quella minore, approssimativamente sette.

L’ingresso è su un lato lungo. Lo spazio in prossimità dei fuochi è occupato da due salottini con poltrone, divani, chaise longue, separé e mobilia ornamentale varia. Sulle aree delle pareti non occupate dai pannelli luminosi, campeggiano quadri, arazzi ed ologrammi; lungo il perimetro della stanza, ad intervalli regolari, sono posizionate statue marmoree, busti su alti piedistalli ed ologrammi più grandi. I soggetti delle rappresentazioni sono comuni: membri illustri della Casa Esher, personificazioni delle virtù, scene di battaglia, di vittoria, di commercio. Il colore principale è il bianco, arricchito da fregi dorati ed argentati, con l’unica eccezione del drappo appeso dietro la scrivania, recante il blasone della Casa, giallo e viola, e, più piccolo, quello della Linea Matriarcale Zigler, con l’aspide trafitto da uno stiletto, in verde e rosso.

Sul lato opposto c’è un ampia scrivania, ai fianchi, due imponenti statue marmoree rappresentanti guerriere Escher dall’alta cresta, nude, armate l’una di un pesante eviscerator, l’altra di pistola laser e spada ad energia.Tale è la qualità della scultura, che i singoli muscoli sembrano congelati in un movimento eterno: le due gigantesse di pietra paiono pronte a caricare con furia indicibile, catturata dalle espressioni dei loro volti imperituri, chiunque entri nella stanza. Inutile dire quanto la cosa non ti metta a tuo agio.

Alla scrivania, intenta in misteriose attività supportate da un Cogitator Major di cui è visibile solo l’interfaccia ed il cui corpo enorme è probabilmente nascosto sotto il pavimento, La Domina Mater Zigler. Lei e la Valliris sono come il giorno e la notte: dove quest’ultima è esile nel corpo e pacata nei modi, la prima, nonostante l’età probabilmente non più giovanile, ha un fisico da amazzone, alto e muscoloso, per quanto, comunque, femminile, ed un temperamento irascibile ed irrequieto, tanto evidente da poter essere percepito anche nei suoi momenti di apparente calma.

- Figlia mia…

- Mia Domina, i miei omaggi.

Non ti invita ad accomodarti, ti lascia in piedi ad un metro circa da lei, proprio sulla traiettoria dell’eviscerator della marmorea guardiana.

- Avete forse già un idea del motivo che vi ha condotto alla mia presenza. Con disappunto, ho ricevuto l’ennesimo rapporto che vi vede protagonista di attività contrarie agli interessi della Casa…

- Mia Signora, con tutto il rispetto, ma ritenevo che il commercio fosse il principale interesse della Casa…

Il velo di apparente calma viene lacerato dall’improvviso tifone della sua rabbia. Si alza in piedi. Il suo pugno si abbatte come un maglio sulla scrivania che scricchiola in modo preoccupante. I suoi occhi verdi e scuri sono una promessa di annichilimento e si piantano rapaci nei tuoi. Sulla fronte una vena pulsa pericolosamente e sembra volere esplodere.

- TACI! Presuntuosa, stupida, impertinente!! Osi pure ribattere!? Il commercio è l’attività attorno alla quale la Casa è nata, certo, ma le fondamenta sulle quali la casa si erge sono i suoi valori!! Per il Sempiterno Imperatore e la Sua Furente Sposa! Hai commerciato con la feccia! Hai commerciato con il Cartello Rodin, cani rognosi al guinzaglio dei GOLIATH!!! I GOLIATH! Un nome talmente disgustoso che il solo pronunciarlo mi nausea e mi riempie la bocca di bile. Sordidi scimmioni, bestie decerebrate che apertamente disprezzano ed umiliano il principio femminile, che trattano le loro donne come e peggio di schiave, prive di ogni dignità, di ogni diritto, che le violentano, le brutalizzano, spesso fino ad ucciderle! Possano le fauci del Divoratore chiudersi su tutti loro! Possano i suoi visceri digerirli in eterno, straziandone e consumandone le carni con acidi voraci!!!

L’ira la fa tremare ed ansimare. Sai che, per tua fortuna, quell’ira è evocata dal solo nome del nemico più odiato e che quindi non è tutta destinata a te. D’altro canto, sei tu il motivo per cui quel nome è stato pronunciato ed è inevitabile che questo porti conseguenze.

Si gira voltandoti le spalle, le braccia dietro la schiena, una mano che tiene il polso dell’altra. Rimane in silenzio per svariati minuti. Tu fai lo stesso, non ti viene in mente nulla di più intelligente da fare.

Senza girarsi, ricomincia a parlare.

- Sei bandita. Dovrai lasciare Hive City, raggiungere l’Underhive e non fare ritorno senza il mio assenso, qualora decidessi di concederlo. Li agirai per gli interessi della Casa. Fino a nuovo ordine non potrai risiedere presso i possedimenti Esher e ti recherai presso la Responsabile del più vicino acquartieramento solo per fare rapporto ed, in ogni caso, una volta ogni mese per ricevere eventuali consegne. Hai trovato di tuo interesse mischiarti alla feccia, dunque ora sarà questo il tuo incarico: sarai un informatrice. Quello che non può essere tollerato qui, può essere ignorato in quegli abissi. Agisci pure come credi, fa prosperare i tuoi commerci se ne sei in grado, ma non osare mai operare a danno della Casa. Questo non verrà tollerato! E non ci sarebbe oscuro recesso ove potresti nasconderti dalla mia furia, non c’è alcun posto dove le Adepte della Furia non arrivino. Ho dato disposizione perché la Magistra Talia delle Lingue Taglienti provveda a trovare una vicaria che gestisca le tue attività perdurante l’esilio. Oh parlato. Sei congedata. Devi lasciare il settore entro domani.

Capisci che non dirà altro. Capisci anche che è meglio che tu non dica altro. Ti inchini, saluti come da protocollo e, facendo tre pasi indietro prima di voltarti, lasci la stanza.

- Figlia mia. Non ho potuto mitigare oltre la Sua Ira. Considera quella che ti si pone come un’opportunità so che sei grandemente abile, abbi cura di te, ambientati, estendi una rete di contatti, ascolta, annota, ricorda e riferisci, non solo ciò che è evidentemente di interesse per la Casa, ma anche quanto colpisce la tua attenzione e che attrae il tuo intuito. Ora va, che la benedizione dell’Imperatore Signore dell’Umanità e della Sua misericordiosa Consorte possa avvolgerti come un manto.

La Prodomina si sporge e ti bacia la fronte. La ringrazi con un cenno del capo. La saluti e ti dirigi verso l’uscita, senza aspettare di essere fuori per dar fuoco al tabacco.

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FRAMMENTO A003 - PSICOSONDA ALPHA - SOGGETTO I-PA-96

> ANOMALIE REGISTRATE: Nessuna - TIPO: NP - TRACCIA: NP - RIFERIMENTO: NP

> LIVELLO AUTORIZZAZIONE: ALPHA SECUNDUS

> REFERENTE INQUISITORIO: ***********CENSURATO***********

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