Soundtrack - Frankie Hi-Nrg MC - Il beat come anestetico -
Immagino che a tutti sia capitato di sentirsi, chi più chi meno, speciali.
A me ogni tanto capita. Più che sentirmi, di fatto, speciale, desidero esserlo.
Sarà per troppo amore materno, sarà per troppi film / libri con il protagonista che è l'unica speranza per un mondo ormai agli sgoccioli (soprattutto fantascienza), sarà per egocentrismo (che potrebbe comunque essere motivato da quanto sopra), non lo so.
So che capita.
Ora non capita più come capitava da adolescente, allora la cosa si configurava proprio in termini romanzeschi, quantomeno a livello di vagabondaggio mentale.
Ora no, ora il tutto si è piuttosto ridimensionato a termini molto più reali, più concreti, cose tipo riuscire a mettere insieme una vita adulta che funzioni, che dia qualche soddisfazione (sentimentale, professionale, ecc...), che conceda, di quando in quando, qualche sprazzo di felicità e soddisfazione.
La differenza essenziale, data dalla concretezza acquisita da questo desiderio, sta nel fatto che si tratta effettivamente di cose alla portata di un normale essere umano (che abbia la fortuna di essere nato nella parte del mondo dove cose simili sono effettivamente accessibili), cose che dipendono in larga parte da me e dal mio operato, non dal fato, dalla predestinazione, da chissà che di trascendente.
Questo implica il mettersi alla prova, il misurarsi, lo sperimentarsi, l'esporsi in prima persona, il compiere scelte, l'agire.
Il punto è che, in circostanze simili, si può anche fallire, mentre il destino non fallisce, è destino e basta.
Stringendo, la prima cosa con cui devo misurarmi è la paura, la paura di fallire, di perdere, di non essere, non tanto straordinariamente speciale, ma nemmeno normalmente speciale, dove per speciale si intende più specifico, capace di trovare la propria strada peculiare, più che eccezionale, notevole, unicamente unico.
Beh, c'è tanto lavoro da fare: con la paura non ho mai avuto un buon rapporto, probabilmente a causa di aspettative troppo alte dovute ad un eccessivo amore materno...
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