Nessuna celebrazione natalizia sul mio blog (A parte il video che però contiene zenzero!!!).
E' con le viscere in subbuglio che mi appresto a lasciare qualche pensiero su queste pagine altrimenti bianche (nere). Scrivo per scrivere, un pò come quando disegno partendo da una linea senza sapere cosa voglio disegnare e vado avanti aspettando che l'immagine prenda forma nella mia mente e poi sul foglio. Non sempre succede, a volte la mente è vuota, quantomeno, vuota di cose stimolanti.
L'esperienza della mente davvero vuota, quella da meditazione per intenderci, quella da "se un albero cade in una foresta senza che ci sia nessuno ad ascoltarlo, fa rumore?" o da "che rumore fa una mano che batte da sola?", l'esperienza della mente vuota, dicevo, non l'ho mai veramente provata.
Affetto da distrazione cronica, ogni pensiero può essere stimolo per altri mille, sempre e comunque, senza per altro aver portato a termine la riflessione originaria. Ci sono poi pensieri martellanti che, una volta infilatisi in testa, non escono, pronti a ripresentarsi non appena viene pronunciata una "parola di attivazione". La possanza di tali pensieri è tale che quando la parola viene pronunciata in un punto qualsiasi del mio spazio uditivo, la pulsione a partecipare al discorso da cui quella parola proviene è irresistibile (Vero Chia?).
D'altro canto c'è un grande silenzio oggi, il cielo grave di batuffolose nuvole grigio-giallino-rosate, ognuno a casa sua a siringarsi le viscere di sostanze nutrienti in formati ad alta densità, banchettando con parentado residuo. Anche a sentirsi estranei al tutto, te ne stai a casa, visto che è tutto chiuso.
Ok...penso che questo flusso più o meno libero di associazioni sia finito.
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